OSPEDALE: TRE NUOVI PRIMARI
A Legnano, la Neurochirurgia è stata affidata al dr. Davide Locatelli - Nuovi responsabili anche a Magenta e ad Abbiategrasso...

L’Azienda Ospedaliera di Legnano ha tre nuovi primari: Pietro Corigliano, che guiderà la Medicina dell’Ospedale di Magenta, Vittorio Lanzetti, alla testa della Medicina dell’Ospedale di Abbiategrasso e Davide Locatelli, a capo della Neurochirurgia dell’Ospedale di Legnano.
Il Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Legnano, dottoressa Carla Dotti, li ha voluti presentare questa mattina ai sindaci di Abbiategrasso, Cuggiono, Legnano e Magenta e alla stampa perché ognuno di loro assume un incarico strategico a livello aziendale. “Attraverso questi professionisti noi vogliamo fornire guide sicure ai cittadini che chiedono salute – ha detto il direttore generale -. L’Azienda Ospedaliera non possiede quattro ospedali isolati ma quattro porte a cui i cittadini bussano per avere un servizio. Ogni ospedale ha reparti che gli altri non hanno (per esempio il Piede diabetico ad Abbiategrasso, la Riabilitazione cardiologica a Cuggiono, la Neurochirurgia a Legnano, la Riabilitazione neuromotoria a Magenta) ma il cittadino deve poter usufruire di tutti e creando una rete di persone, di professionisti, possiamo accompagnarlo passo per passo”.
Carla Dotti ha voluto poi ringraziare il neurochirurgo legnanese in pensione dalla fine del 2012, Gian Piero Tonnarelli. “Lo ringrazio per tutto quello che ha realizzato in lunghi anni di attività legnanese: tanto ha dato a noi quanto ha regalato in salute ai suoi pazienti”.
Il dottor Davide Locatelli, che eredita l’importante testimone della neurochirurgia legnanese, ha ricordato la sua esperienza in tanti Paesi stranieri (“Ho collaborato con centri asiatici, lavorato a Pechino. Ricordo che la neurochirurgia in Birmania vede i chirurghi andare in sala operatoria a piedi scalzi, ma con grande voglia di fare”), e l’entusiasmo con cui ha accettato di operare nell’Azienda ospedaliera.
Il dottor Pietro Corigliano ha sottolineato il suo impegno a collaborare insieme con neurologi e neurochirurghi nell’ambito delle malattie cerebrovascolari fino alla implementazione di una stroke unit a Magenta, progetto a cui sta già lavorando il dottor Alessandro Romorini: “L’ictus è una patologia che si può affrontare in una nuova maniera e vediamo molti ictus nei nostri reparti, ne ho fatto una grossa esperienza ad Abbiategrasso – ha detto -. Ricordo inoltre che si è avviato il “Progetto Camelia”, relativo allo studio sulle interazioni fra malattie cardiovascolari, sindrome metabolica, malattie del fegato e autoimmunità. Abbiamo esaminato una popolazione di 3mila pazienti. L’anno prossimo avremo la seconda fase dello studio, e poi ne cureremo la pubblicazione”.
Il dottor Vittorio Lanzetti si è così presentato: “Vivo con un forte emozione questo incarico e conto di portare ad Abbiategrasso la mia esperienza maturata nella Medicina di Magenta compresa la sua componente oncologica ed ematologica”.
I tre primi cittadini di Abbiategrasso (Pierluigi Arrara, anche in rappresentanza del sindaco di Magenta, Marco Invernizzi), Cuggiono (Flavio Polloni) e Legnano (Alberto Centinaio) hanno sottolineato l’importanza del lavoro di Rete e della comunicazione costante e collaborazione con l’Azienda Ospedaliera di Legnano.
Così si è espresso Alberto Centinaio: “Tutta l’Azienda Ospedaliera di Legnano è un’eccellenza per il territorio, e lo dico anche da utente. Come non condividere la strategia di fare Rete insieme? Solo lavorando insieme possiamo fronteggiare la crisi che ci colpisce”.
Pierluigi Arrara ha ricordato: “Non è nel nostro stile fare una battaglia per i nostri singoli ospedali. Ci interessa invece il lavoro comune”.
Flavio Polloni: “Siamo al fianco dei cittadini e dell’Azienda Ospedaliera. Stiamo facendo incontri orientati alla popolazione sia con medici di base, sia con medici ospedalieri. Per noi sono le persone che fanno la differenza”.
Massimo Lombardo, il Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera di Legnano, smentisce le voci che vorrebbero un ridimensionamento dell’Ospedale di Magenta: “Il nostro Ospedale magentino è sede di Dea (Dipartimento-emergenza-urgenza, ndr), con un Pronto soccorso (con PS pediatrico) che è frequentato da 60mila persone all’anno. Magenta è inoltre sede di un reparto di Rianimazione collegato al Dea. L’Ospedale di Magenta ha un’importante tradizione chirurgica, che ha ricevuto un nuovo, ulteriore impulso attraverso la Traumatologia del dottor Sven Perle. Aggiungo che dalla fine del 2012 il paziente con l’infarto acuto che giunge nel nostro Ospedale può essere sottoposto 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 all’angioplastica primaria, la pratica interventistica che salva la vita, già praticata all’Ospedale di Legnano. Anche il paziente con l’ictus che arriva a Magenta viene trattato con la trombolisi, una metodica salvavita che non viene praticata (al pari dell’angioplastica) in tutti gli ospedali. Magenta è inoltre sede di un importante centro di Riabilitazione neuromotoria e di Reumatologia, unici in tutta l’Azienda Ospedaliera di Legnano, ed è uno dei pochi centri per la Chirurgia dell’obesità”.
Da sinistra, Pietro Corigliano che guiderà la Medicina dell’Ospedale di Magenta, Davide Locatelli la Neurochirurgia dell’Ospedale di Legnano e Vittorio Lanzetti la Medicina dell’Ospedale di Abbiategrasso
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