Legnano e Carrara rendono omaggio allo scultore Nardo Dunchi. Il sindaco Alberto Centinaio si recherà sabato prossimo, 9 febbraio, nel capoluogo toscano per partecipare a una manifestazione organizzata per ricordare l’artista carrarese che ha lasciato un segno profondo anche nella nostra città.

A lui si deve infatti la realizzazione dell’imponente e originale crocifisso in acciaio che si trova al centro del cimitero parco e alcune fusioni in bronzo di pregevole fattura, cancellata dell’ingresso principale, lampioni, fontane e panchine.

Il crocifisso fu collocato nel 1992 con la benedizione del cardinale Carlo Maria Martini. Anche la chiesa parrocchiale dei Santi Martiri Anauniani, grazie all’amicizia che legò lo scultore all’allora parroco don Franco Fusetti, ospitò alcune opere uscite dalle sue mani (altare, ambone e battistero) ricavate scolpendo grossi blocchi di marmo grezzo arrivati da Carrara.

La cerimonia di sabato avrà il suo momento clou con la benedizione del prototipo in legno che riproduce il gigantesco crocifisso del cimitero parco. Si trova da qualche mese nella chiesa dedicata alla Madonna del Cavatore, in località Bonascola, ed è qui arrivato dopo una serie di peripezie.

Il modello infatti, una volta fuso l’originale, fu collocato nella chiesa legnanese di San Giovanni fino ai lavori di ristrutturazione che qualche anno fa interessarono l’intero edificio.

A quel punto del crocifisso si persero le tracce e soltanto alcuni mesi fa, a seguito di una sollecitazione arrivata da Carrara, è stato ritrovato a Rho chiuso in una cassa abbandonata in un magazzino.

Una volta recuperato, è stato concesso in comodato d’uso alla parrocchia toscana. La proprietà dell’opera resterà comunque del Comune di Legnano.

Inoltre, di recente, una delle fontanelle, presenti nel Campo Santo è stata sradicata da ignoti e portata via.

«Ho accettato volentieri l’invito rivoltomi dall’amministrazione comunale di Carrara – commenta il sindaco Alberto Centinaio – perché con la mia presenza anche Legnano potrà ricordare e rendere omaggio a un artista, Nardo Dunchi, che ha lasciato una traccia significativa della sua bravura con le opere realizzate nella nostra città. Sono anche lieto di aver contribuito a recuperare un manufatto che rischiava di andare definitivamente smarrito e di saperlo oggi degnamente valorizzato nella città natale dello scultore».