Il Circolo del Partito Democratico di Nerviano riprende la propria attività partecipando alla campagna elettorale per le elezioni politiche e le elezioni regionali, in seguito al grande impegno profuso nell’organizzazione delle varie primarie, indette per la scelta dei candidati leader della coalizione dei democratici e dei progressisti (Bersani come premier, Ambrosoli come presidente della Lombardia) e per i parlamentari. Di seguito un comunicato diffuso in giornata.

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Insieme a SEL, il Partito Democratico è l’unica realtà politica che ha sottoposto all’attenzione dei militanti e dei sostenitori la scelta del proprio candidato presidente e di chi dovrebbe rappresentarli in Parlamento mediante la preferenza, purtroppo impedita dalla legge elettorale vigente, che non è stata modificata, nonostante i richiami del Capo dello Stato. La promessa di svolgere primarie per la scelta dei parlamentari è stata mantenuta del PD, segno di concretezza e serietà di un partito che fa ciò che dice: le liste del PD presentano al 90% candidati che si sono sottoposti alle primarie e solo un 10% definito dal partito nazionale, costituito da persone competenti e autorevoli del mondo del lavoro, della cultura, del sociale, e non personaggi di discutibile richiamo mediatico perché hanno vinto qualche medaglia alle Olimpiadi. Il Pd è inoltre l’unico partito nel cui simbolo non è scritto il nome del candidato, perché è ora di dire basta a partiti personali, ricalcati solo sulla figura di chi ne è quasi padre e padrone. I partiti devono essere gruppi aperti, che necessitano dell’impegno e del contributo di tutti i cittadini, come aperta ad accogliere chi si vuole avvicinare è la sede del Circolo PD di Nerviano in Via Rondanini.

Moralità, concretezza, serietà, coerenza: sono queste le parole chiave, sia di Bersani sia di Ambrosoli, candidati certi e definiti da una consultazione popolare, a differenza di ciò che avviene in altre formazioni, in cui non è ben chiaro chi sia il candidato ufficiale, dal momento che regna una voluta ambiguità dovuta ad una strategia ricercata solo per rimanere a galla, tramite una alleanza stipulata solo per interesse, dopo affermazioni roboanti da parte di chi doveva fare pulizia, ma ora ha perso la scopa, e mai più si sarebbe alleato con Berlusconi, il quale per tredici mesi ha sostenuto il governo Monti. Vogliamo ricordare come si debba ritornare alle urne per la Regione Lombardia non per una scadenza naturale, bensì per le dimissioni di tutto il consiglio in seguito agli scandali e le inchieste, con arresti, che hanno coinvolto molti esponenti della maggioranza formigoniana, con accuse molto pesanti (infiltrazioni mafiose, tra l’altro negate da chi vorrebbe essere il governatore) e certificazioni di uso di denaro per fini non propriamente politici (ad esempio, un pranzo di nozze). E’ vergognoso assistere ancora una volta a giravolte e smentite, voltafaccia e spudoratezze da parte di chi dovrebbe occuparsi dei cittadini e dei loro problemi e invece prima dice una cosa, poi compie l’esatto opposto. Né la Lombardia né la nostra nazione meritano ancora di assistere a certe situazioni e confidiamo nel senso di serietà e dalla volontà di opportuno cambiamento da parte della maggioranza dei nervianesi e dei lombardi per voltare finalmente pagina.

Partito Democratico di Nerviano