Il Consigliere Umberto Dall’Ava, dopo aver annunciato l’addio al PdL nell’ultimo consiglio comunale del 2012, si prepara ad un nuovo anno di lavoro all’opposizione con rinnovato spirito ed idee per la comunità nervianese; cogliendo però l’occasione per rispondere anche a chi lo accusa di incoerenza chiedendone le dimissioni. Di seguito, una nota diffusa in giornata.

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Non ho alcuna intenzione di alimentare una polemica futile attorno ad una mia decisione personale, però credo sia fondamentale ricordare a chi invoca le mie dimissioni l’assurdità di questa richiesta. Dal punto di vista legale, la scelta di dissociarsi da un partito è contemplata dallo statuto comunale, che all’articolo 43 comma 1 recita: i consiglieri comunali rappresentano l’intera comunità locale senza vincolo di mandato, con libertà d’opinione e voto; legittimando così la mia presa di posizione. Per quanto riguarda il lato etico e morale della vicenda, sono fiero della mia scelta e la ritengo corretta: non ho rifiutato il patto proposto ai Cittadini Nervianesi sottoscritto (non solo da me, ma da tutti i candidati e approvato dai sostenitori esterni) alle scorse elezioni, che continua ad essere il punto di riferimento del mio operato in Consiglio Comunale, ma ho deciso di prendere le distanze da un movimento nazionale che mai come ora risulta distante dalle reali esigenze locali che sono proprie del nostro territorio e che soprattutto è risultato essere un freno a mano tirato nell’operare serenamente. Nell’ultimo anno, come PdL locale, abbiamo dovuto impegnare le nostre forze esclusivamente per questioni di partito come le divisioni interne, il tesseramento, il congresso milanese, il coordinamento locale o la sede; non si è mai riusciti a parlare del concreto Nerviano perché la testa era spesso rivolta a queste problematiche ed a mio avviso questo è inaccettabile. Vorrei concludere questa specifica, seppur di motivazioni da raccontare ce ne siano molte altre, con una riflessione: in questi due anni in prima linea ho imparato che prima di agire è importante riflettere; l’ho imparato a mie spese, perché per colpa della mia impulsività ho perso collaboratori validi con i quali dovrò trovare il coraggio di scusarmi, assumendo la mia parte di colpe. È proprio da questi errori che è partita la mia riflessione, ponderata a lungo, valutandone conseguenze politiche e personali, fino alla scelta che tutti conosciamo.

Tornando ad argomenti più concreti, credo sia giunto il momento di riprendere in mano il programma elettorale ed iniziare seriamente ad avanzare proposte e obiezioni per migliorare il nostro paese. Finalmente l’incubo del patto di stabilità è rientrato, pertanto il Sindaco e la sua Giunta non hanno più scuse per giustificare l’immobilismo cui ci hanno abituati. Sono consapevole che, essendo un singolo Consigliere di minoranza, la mia voce varrà molto poco, ma auspico che, qualora quanto proposto venga ritenuto sensato dai colleghi della minoranza, si possa operare in sintonia per convincere questa amministrazione ad ascoltare, senza ostacolare con i paraocchi; credo che, per essere realmente utile alla comunità, la strada della collaborazione sia l’unica via percorribile da chi, come me, gioca in una squadra con un solo componente.

UMBERTO DALL'AVA