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PGT A PARABIAGO: LE CRITICHE DEL CENTROSINISTRA

A nome del centrosinistra rappresentato in Consiglio Comunale, Roberto Morgese solleva diverse critiche di ordine tecnico e politico...

A nome del centrosinistra rappresentato in Consiglio Comunale, Roberto Morgese firma il seguente comunicato relativo alla approvazione del PGT a Parabiago.


È stato definitivamente approvato in Consiglio Comunale il PGT di Parabiago, ma la serata conclusiva del lungo iter si è rivelata quella farsa che già gli ultimi giorni lasciavano intendere che sarebbe stata.
Davanti a più di 170 osservazioni (alcune delle quali contenevano oltre 100 sottosservazioni!) mosse da privati, professionisti, associazioni ed enti vari la maggioranza blindata di destra non ha fatto una sola piega: ha assecondato il parere dettato dal proprio assessore e, nonostante ciò che la lega ha sempre detto dei “governi tecnici” ha assecondato in tutto e per tutto le soluzioni dell'architetto incaricato in relazione ad ogni specifico problema sollevato dal PGT in adozione.
La minoranza ha lamentato il fatto che non si potessero votare con reale cognizione di causa tutti i dispositivi contenuti nella delibera del piano regolatore nella sua veste attuale, poiché erano stati concessi pochissimi giorni per esaminare la materia molto complessa. Oggetto di valutazione erano infatti le risposte fornite dall’amministrazione alle osservazioni dei cittadini, non già le sole osservazioni dei cittadini (come furbescamente sostenuto dall’assessore) e la valutazione complessiva degli atti del Piano con le modifiche apportate derivanti dalle osservazioni accolte.
Su alcuni aspetti era per noi necessario procedere all’accesso agli atti, impeditoci di fatto per i tempi ristretti concessi non compatibili con i tempi a disposizione degli uffici, altri necessitavano a nostro avviso una consulenza di professionisti, anche legali, di nostra fiducia come abbiamo dichiarato in apertura di seduta chiedendo il rinvio della stessa.
Al di là di ogni posizione generale sui vari temi (ad esempio il cambio di destinazione d'uso da area standard a zona agricola o a zona edificabile, a seconda dell'ubicazione dei terreni, con il rischio di disparità di trattamento nei confronti dei legittimi interessi dei cittadini) è stato impossibile nei quattro giorni avuti a disposizione (inframezzati dal lavoro quotidiano, non essendo nessun consigliere politico di professione) analizzare in modo approfondito il contenuto specifico di ogni singola delibera proposta dalla maggioranza e la documentazione ad essa collegata.
La maggioranza invece, che non è intervenuta  quasi mai, ha dichiarato di aver guardato con molta cura e in modo approfondito tutto quanto avrebbe votato. I casi a questo punto sono: o che la maggioranza non ha detto la verità e quindi ha votato ciò che non conosceva; o che la maggioranza ha avuto incontri riservati più frequenti e anticipati con i tecnici e gli estensori del piano.
In entrambi i casi si assiste chiaramente ad una caduta del senso della vita democratica della città.
In ogni caso questo è quanto è successo: i consiglieri d'opposizione, partecipando alla discussione ma rifiutandosi di votare abbandonando la sala all’atto delle votazioni, hanno messo allo scoperto che l'approvazione non avrebbe mai avuto lo spazio di discussione. La maggioranza di destra ha infatti alzato e abbassato la mano in silenzio per circa 170 volte! Senza mai dire una parola di commento sulle specifiche scelte proposte e votate. Una vera farsa!
Lo spettacolo è stato davvero impietoso e ha messo a nudo la falsità della procedura fintamente democratica attuata dalla Giunta. Dietro a tutto ciò c'è stata infatti il dictat del sindaco, che ha forse voluto riprendere in mano il controllo e la gestione politica del proprio mandato, finora consegnato troppo facilmente all'assessore della Lega Nord e minacciato dalla preponderanza che l'argomento del PGT ha assunto negli ultimi mesi oscurando tutto il resto. Borghi ha infatti imposto di arrivare entro Natale all'adozione definitiva del Piano, in barba alla possibilità concessa dalla legge regionale di prendersi altri trenta giorni per permettere a tutti quanti di analizzare più a fondo la questione. Insomma un'accelerazione non dovuta e sicuramente antidemocratica.
D’altro canto possiamo verificare quali risultati abbiano prodotto questi primi tre anni di amministrazione Borghi !
Ora la nostra città si trova sul groppone un PGT pieno di norme farraginose e spesso di difficile applicazione, che lo stesso sindaco, nella seduta di approvazione, ha più volte definito da perfezionare predisponendo varianti correttive.

Roberto Morgese – consigliere comunale Noi per la città

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Pubblicato il 27 Dicembre 2012
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