450 ricercatori di Nms Nerviano Medical Sciences, stamattina, hanno deciso di incrociare le braccia per 4 ore e di bloccare il Sempione Protesta Lavoratori Nerviano Medical Sciences 12 Ottobre 2012per chiedere all'azienda di pagare gli stipendi arretrati.

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Leggi le altre notizie su: http://www.milanotoday.it/ o seguici su Facebook: http://www.facebook.com/MilanoTodayAl corteo, scortato dalle Forze dell'Ordine, hanno partecipato il sindaco di Nerviano Enrico Cozzi, il vicesindaco nonchè assessore alla Polizia Locale Roberto Pisoni, l'assessore alle Opere Pubbliche Giovanni Serra, l'assessore alla Cultura Domenico Marcucci e Francesco Pompa capogruppo di "Tutti per Nerviano".

"La Nms Nerviano Medical Sciences è in grave crisi, da 4 mesi non vengono pagati gli stipendi – spiegano i componenti del coordinamento della Rsu del gruppo Nms -. Il centro ricerca di proprietà della Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica, che fa capo alla Regione Lombardia si è dimostrata inaffidabile e poco credibile contraddicendo se stessa e venendo meno agli impegni presi con le Rsu".

I ricercatori del centro, sono usciti in camice bianco dai laboratori e hanno dichiarato con rabbia di aver effettuato turni straordinari anche nel fine settimana, nonostante le diffcili condizioni operative, accettando accordi per la dilazione delle retribuzioni portando avanti sia i progetti di ricerca di base sia le produzioni per non far venire meno gli impegni presi con aziende terze e ospedali per l'approvvigionamento di farmaci oncologici in uso per sperimentazioni cliniche e cura di pazienti.

"Non siamo più disponibili a sopportare questo stato di cose – commentano i componenti del coordinamento -; che sta mettendo sul lastrico 600 famiglie e rischia di distruggere un importante patrimonio di competenze tecnico scientifiche accumulando in decenni di attività del centro. Chiediamo, quindi, a Regione Lombardia ed alla Fondazione Regionale per la ricerca Biomedica FRRB, proprietaria del Gruppo NMS, un incontro urgente per individuare insieme una soluzione credibile e certa all'impasse attuale che permetta la corresponsione degli stipendi dovuti ed il proseguimento delle attività".

gea somazzi