(m.t.) – Preoccupazione. E' questo lo stato d'animo di tanti legnanesi, soliti frequentare i parchi della città. Mai come quest'anno, infatti, si stanno registrando tagli di così tanti alberi, a causa di gravi problemi per la loro salute.

Proprio in questi giorni, tecnici e operai sono entrati in azione al Parco del Castello dove, come già pubblicato, era stata rilevata la presenza di alcune alberature (si tratta degli esemplari in zona bar, oltre ad altre 5 alberi posti lungo le rogge) che, per il particolare stato di decadimento vegetativo e conseguentemente compromissione strutturale, sono state già abbattute.

Impossibile pensare a un loro estremo salvataggio, considerato il grave stato degenerativo del legno attribuibile all’azione dei funghi cariogeni, stato che ha comportato quindi la necessità di abbattimento.

Questi interventi, in primavera, erano stati preceduti da altri drastici lavori di abbattimento nel secondo polmone verde attorno alla città, vale a dire il Parco Alto Milanese. Qui, a creare problemi  era stato il "bostico"  un micidiale parassita che ha costretto l'Ente che gestisce il parco intercomunale ad abbattere 878 abeti e pini nell'area più a nord dell'area.

A giugno, altra decisione degli esperti, che ha alimentato ulteriormente la preoccupazione. Quella relativa al Bosco dei Ronchi dove due alberi di Quercia rossa, rispettivamente con circonferenza del fusto di 266 e 233 cm e alti 30 metri sono stati abbattuti a causa di un’estesa carie del legno provocata dall’azione di funghi patogeni insediatisi in passato quando, nell’area, è stata riportata terra attorno al colletto.

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In alto, l'abbattimento degli alberi al Parco del Castello; sotto, la zona del Parco Alto Milanese con le cataste di legname dopo l'intervento reso necessario a causa di un micidiale fungo che ha attaccato quasi 900 piante