CERRO MAGGIORE PIANGE LA SCOMPARSA DI BRUCE LAIDLAW
Commozione ai funerali di Bruce Laidlaw, uno dei soci fondatori del festival Sound Track jazz&blues...
Commozione ai funerali di Bruce Laidlaw, uno dei soci fondatori del festival Sound Track jazz&blues.
Galleria fotografica
Il 61enne, di origine inglese e cerrese d'adozione, è deceduto nei giorni scorsi, a causa di un male incurabile, lasciando la moglie Anna e i tre figli Francesca, George e Federico.
Davvero numerosi gli amici e i semplici conoscenti che hanno partecipato alla cerimonia funebre celebrata da don Francesco Maggioni parroco di Cerro Maggiore, stringendosi attorno ai familiari affranti.
L'intera amministrazione cerrese ha presenziato ai funerali nella chiesa parrocchiale Santi Cornelio e Cipriano di Cerro Maggiore.
E' stata con forte commozione che il vice sindaco Terisina Rossetti ha ricordato l'anglosassone Bruce: "A nome dell'assessorato alla cultura porgiamo alla famiglia le nostre più sentite condoglianze. Per noi è stata una gravosa perdita. Bruce era un cittadino dell'Europa sempre disponibile, gentile. Sapeva mettersi in gioco e amava la musica. Abbiamo amato il tuo modo di essere cerrese. Ci mancherai Bruce".
Bruce, che dal 1995 aveva aperto la "G&B Language" insieme a Geoffrey Howe, faceva parte del comitato promotore Sound Track jazz&blues.
"Con grandissimo dolore mio marito, Luciano Oggioni, ed io salutiamo la partenza di un amico per una meta a noi sconosciuta – commenta Daniela Rossi presidente del comitato Sound Tracks-. Bruce era una persona estremamente positiva: pieno di vita, l'ho visto, ogni giorno, dare il meglio di sé in tutto ciò che faceva: il suo lavoro, la sua musica, la sua adorata famiglia e, da ultimo, la sua malattia. L'ho sempre ammirato, e non solo per quella dote innata di musicista che anche un profano come me coglieva al volo, non solo per il suo fascino spontaneo dovuto agli occhi brillanti, alla risata gioiosa, all' accento anglosassone, ma per la capacità di capire le proposte e le aspettative che un ambiente così diverso dal suo gli suggeriva e gli proponeva ritornandole, arricchite, alla sua nuova comunità; Bruce non solo abitava a Cerro Maggiore, Bruce viveva Cerro Maggiore: questo è uno dei talenti preziosi che Bruce ha saputo, saggiamente, far fruttare. Bye for now, Bruce, see you…".
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.