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PARCO FALCONE-BORSELLINO, PER NON DIMENTICARE

Legnano ricorda le stragi di mafia e da giovedì 19 luglio il parco accanto all'ex area Cantoni è dedicato alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino...

(s.m.) – Legnano ricorda le stragi di mafia e da oggi, giovedì 19 luglio, il parco accanto all'ex area Cantoni è dedicato alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

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La commemorazione è avvenuta in occasione del XX° anniversario della morte di quest'ultimo, proprio alle 16.58, ora dell'attentato in via D'Amelio il 19 luglio 1992.

Il sindaco Alberto Centinaio, nel suo discorso, è così intervenuto: "L’Amministrazione comunale ha deciso di dedicare questa vasta area verde, posta nel cuore della città, alla memoria dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La cerimonia di oggi cade nel giorno e nell’ora del XX° anniversario dell’attentato mafioso di via D’Amelio, a Palermo, in cui persero la vita il giudice Borsellino e cinque agenti di polizia della sua scorta: Emanuela Loi (prima donna di una scorta a cadere in servizio), Claudio Traina, Vincenzo Li Muli, Eddie Walter Cosina e Agostino Catalano.Lo scorso 24 maggio, giorno del mio insediamento come nuovo sindaco, avevamo ricordato l’anniversario dell’uccisione – sempre per mano della mafia – di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e dei tre uomini della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Nonostante gli importanti risultati ottenuti dalla magistratura nell’accertamento delle matrici mafiose delle stragi e nell’individuazione dei responsabili interni all’associazione criminale Cosa Nostra, pesanti zone d’ombra permangono sulle entità esterne all’organizzazione mafiosa che con questa hanno interagito nell’organizzazione ed esecuzione del piano stragista.
E’ importante fare memoria di questi caduti perché, anche se sono trascorsi 20 anni dalla loro morte, la mafia è ancora un fenomeno ben radicato e si conferma come uno dei più grandi agenti economici del nostro Paese.
Come evidenziato in un recente rapporto di SOS Impresa, le mafie si sono insediate nel Centro come nel Nord Italia con interessi anche in settori economici nuovi, come il comparto sanitario, lo sport, l’autotrasporto e la logistica, i servizi di vigilanza dei locali notturni. «In un Paese dove non c’è il crimine organizzato – si legge – le liberalizzazioni significano libertà e progresso, ma in un Paese come il nostro, dove le mafie sono così radicate, c’è il rischio di un accaparramento dei beni da parte della criminalità organizzata». Bisogna quindi vigilare.
Come ho già avuto modo di ricordare, quando vent'anni fa furono uccisi Falcone e Borsellino pensavamo che la mafia fosse un fenomeno esclusivamente riguardante alcune regioni del Sud d'Italia. Abbiamo in seguito dovuto constatare che ci sbagliavamo: la criminalità organizzata è presente anche nelle regioni del Nord, in Lombardia, nell'Alto Milanese, a Legnano. La nostra città è, con Lonate Pozzolo, una delle centrali lombarde della 'ndrangheta. Le forze dell'ordine hanno eseguito centinaia di arresti e la magistratura ha processato e condannato un gran numero di persone per aver commesso gravi reati di stampo mafioso nella nostra zona. A tutti questi servitori dello Stato va il nostro grazie riconoscente.
Simili episodi non sempre hanno avuto la giusta attenzione da parte delle istituzioni locali. Il parlarne, a volte, è stato visto con malcelato fastidio, come se venisse intaccato l'onore delle nostre città. Così non deve essere. 
Dobbiamo farci carico di tramandare alle nuove generazioni la memoria di servitori dello Stato come sono stati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, lavorando per far maturare il senso della legalità e del rispetto delle istituzioni.
Sui cartelli che abbiamo collocato all’ingresso del parco abbiamo scritto una frase che bene riassume i motivi di questa intitolazione: «Gli uomini passano, ma gli ideali restano e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini». L’aver scelto di dedicare alla memoria dei Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino proprio un parco, un’area verde che è luogo di incontro, di svago e di aggregazione per tutti, soprattutto per i più giovani, non è stata casuale: vogliamo infatti portare nel vissuto quotidiano dei legnanesi i valori che stanno alla base del loro sacrificio.
Come disse Giovanni Falcone: «La mafia non è affatto invincibile. E’ un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave, e che si può vincere non pretendendo eroismi da inermi cittadini ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni».
La Città di Legnano dedica perciò questo parco a tutte le vittime della mafia. Per non dimenticare."

Dopo il discorso, il sindaco Centinaio ha scoperto la targa che intitola il parco Falcone-Borsellino.

Per il ricordo di Emanuela Loi, da parte delle donne legnanesi, cliccare qui

Redazione
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Pubblicato il 19 Luglio 2012
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