Almeno 150 albanesi, oggi pomeriggio, alla festa della comunità presente a Legnano, con ospite d'onore il funzionario del Consolato di Milano, dr. Fatjon Djepaxhija.

Nella chiesa parrocchiale del Santo Redentore, don Pasquale Ferraro, sacerdote di origine albanese (arberesh) che segue abitualmente il gruppo, venendo appositamente ogni volta da Roma, ha celebrato la messa nel corso della quale ha anche battezzato Serena, figlia di Alex tra i principali animatori del gruppo.

Al termine, trasferimento nei locali della parrocchia, messi a disposizione da don Giuseppe Prina, per l'ultimo giorno di… scuola dei ragazzi iscritti ai corsi di albanese, diretti dai prof. Xhevarie Gjoni e Ladi Vulaj e con l'obiettivo di far mantenere a questi giovani le loro radici natie. Una festa con tanto di test e interrogazioni che hanno destato l'apprezzamento sia del rappresentante del Consolato, sia del presidente dell'Associazione Ponte dell'Unità, Petrit Gdinaj

Tra le iniziative, ricordiamo anche la mostra del pittore kossovaro, Sefedin Kabashi, residente a San Giorgio su Legnano.

"E' davvero una soddisfazione – ha dichiarato il dr.  Fatjon Djepaxhija, rappresentante del console albanese di Milano, Zef Coba – trovare a Legnano, città così importante, una comunità albanese tanto attiva e vivace. Mi fa piacere riscontrare anche l'alto grado di integrazione e la profonda voglia di far parte della popolazione locale, mantenendo la propria identità ma portando anche valori tipici della nostra terra. Grazie a Legnano per l'accoglienza e grazie anche a questi connazionali per impegno e capacità nel farsi apprezzare. Sono sicuro che il loro lavoro darà importanti risultati".

"La messa – hanno affermato gli organizzatori – è stata la conclusione dell'attività culturale organizzata dalla nostra associazione, per poi riprendere a settembre. A settembre vorremmo iniziare a insegnare ai giovani e ai ragazzi le nostre danze popolari e quant'altro di cui sono interessati quelli che ci seguono in queste iniziative. Stiamo cercando anche noi nel nostro piccolo nuovi talenti e promuoverli almeno a livello locale e che nessuno si senta escluso in tutto ciò che facciamo. Un grazie di cuore a tutti quelli che ci sostengono o che vorranno sostenerci!".

"Unico rammarico – ci lascia così il presidente Petrit Gdinaj – l'assenza di amministratori legnanesi. Dopo un colloquio con il sindaco, ci era stata assicurata la loro presenza".

marco tajè con la collaborazione di gea somazzi