UNA STRADA DEDICATA AI BAMBINI
Inaugurata ieri mattina la via dei Bambini, una strada privata ad uso pubblico tra i palazzi sorti sull'ex area Cantoni e dedicata dalla famiglia Cardani al proprio papà, Pietro...
Inaugurata questa mattina in città la via dei Bambini, una strada privata ad uso pubblico tra i palazzi sorti sull'ex area Cantoni e dedicata dalla famiglia Cardani al proprio papà, Pietro, imprenditore legnanese, scomparso nell'ottobre 2009.
Presenti alla cerimonia tanti bambini delle scuole d'infanzia, il sindaco Vitali li ha così salutati: "Ho voluto intitolare una nuova strada della città a voi tutti bambini e vi chiedo di percorrere questa via sulle ali dell'immaginazione. Per aiutarvi, la famiglia Cardani ha donato a tutti i legnanesi un bel mosaico firmato dall'artista Maurizio Cannavacciuolo: ma adesso serve la vostra fantasia per scoprire tutte le immagini nascoste, e dovete aiutare noi “grandi” a scoprire quelle che non riusciamo a vedere. Questa strada è per voi perché presto sarete i protagonisti della crescita di Legnano e non soltanto. Cominciate sin d'ora ad amare, rispettare e progettare la nostra città, fantasticando di giorno in giorno come renderla sempre migliore. Dai grandi sogni nascono i grandi progetti. Vi auguro che fra tanti anni, passeggiando sulle pietre misteriose della “Via dei bambini”, avrete nel cuore il ricordo di questa giornata e del suo significato; magari un giorno lo racconterete a quei bambini che verranno e che come voi, oggi, usando il coraggio dello stupore lasciano qualcosa di importante e bello alla Legnano del futuro".
Il mosaico, donato alla città dalla Famiglia Cardani e dalla Card-Edil srl in memoria dell'imprenditore che ha promosso e sviluppato l'intervento di recupero dell'Area dell'ex Cotonificio Cantoni (da cui la dedica visibile nell'iscrizione in marmo rosso di Verona nella parte più larga del mosaico "A Pietro Cardani, che ha reso possibile tutto questo con il suo costruire e il suo cuore. Per i bambini di ogni età") è nato in stretta collaborazione con l'Amministrazione, e completa la proposta del Sindaco Lorenzo Vitali di dedicare una strada ai bambini, prevedendo annualmente un evento legato a loro e all'attività espositiva-artistica degli Spazi legnanesi (SALe).
La pavimentazione musiva di Maurizio Cannavacciuolo ha un valore artistico di circa 400mila euro, si espande per oltre 700 mq e al suo interno si intrecciano, come un racconto, alcuni elementi simbolici che si ripetono e trasformano affinché sia la fantasia di ciascuno a scoprire il vero significato del disegno.
Una processione di sacerdoti e re antichi introduce all'idea del sogno, del mistero, cui tutti sono chiamati a partecipare. Gli elementi principali sono però una sintesi e trasfigurazione dell'elmo di Alberto da Giussano, che si spoglia di ogni motivo cavalleresco e diventa di volta in volta lo sguardo di un gufo, occhi sbarrati, forma da nominare. I due grandi leoni al centro della strada ricordano invece la forza delle idee e la fermezza con cui ognuno deve immaginare il suo futuro. Un grande cuore e un capitello richiamano invece l'essenza stessa dell'opera che nasce dall'impegno di un privato (impegnato nel campo dell'edilizia privata) e dall'Amministrazione che in questi anni ha offerto alla città una serie qualificante di interventi culturali e artistici.
Ai bambini toccherà di stravolgere tutti questi canoni, diventando essi stessi i veri autori. Nell'intento di Cannavacciuolo resta ferma l'idea di dare solo uno spunto a chi poi dovrà veramente riempire di significato o fantasia questo lavoro di grande impatto visivo, tutto giocato sull'alternanza dei bianchi e dei neri, in una sorta di poema in cui ciò che è invisibile diventa importante, o più importante del visibile. Si tratta, dunque, del migliore esempio di interattività fra l'arte e la città e i suoi abitanti, quelli più piccoli, quelli che dovranno viverla nel futuro.
Maurizio Cannavvacciuolo ha collaborato con entusiasmo all'iniziativa elaborando un'opera specifica e unica per la città di Legnano che ha il chiaro intento di unire il centro storico al Sempione, e che nel contempo è un esempio di come l'arte contemporanea può e deve relazionarsi con il tessuto urbano, in maniera chiara, comprensibile, e aperta L'arte è per tutti, in primis per i bambini, che devono crescere in un ambiente che, oltre ad essere sicuro, deve essere bello.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.