Nonostante il cielo coperto che non prometteva nulla di buono, sindacati e lavoratori si sono dati appuntamento, stamattina, in piazza don Sturzo per festeggiare insieme, come ogni anno, il Primo Maggio.

Prima degli interventi dei rappresentati CGIL-CISL-UIL, si è dato ampio spazio ai racconti di govani, precari e disoccupati, testimoni in prima persona della grave situazione con cui ci troviamo a fare i conti.

Hanno quindi preso la parola Giovanni Sartini, segretario generale CGIL Ticino Olona, Stefano Dell'Acqua, segretario generale UIL, e Giuseppe Oliva, segretario generale CISL Legnano – Magenta.

“Che futuro può avere un Paese – esordisce Sartini – in cui il 70% dei giovani è costituito da precari e il restante 30% da disoccupati? D’altro canto, siamo il Paese dove pensioni e salari sono i più bassi d’Europa e dove spesso i lavoratori dichiarano più dei loro stessi datori. Non si può andare avanti così”.

Gli fa eco Oliva: “E’ necessario rimettere al centro la persona e i suoi diritti. Il lavoro deve essere il perno su cui far rinascere la nostra economia, ne potrebbe risentire la stessa democrazia”.

Dell’Acqua chiede un minuto di silenzio per “i morti che, per disperazione, non hanno saputo affrontare la vita” e invita chiunque vincerà le prossime amministrative ad un colloquio continuo con i sindacati per prendere, insieme, le decisioni migliori per i cittadini.

giorgia wizemann

Servizio fotografico di Luigi Frigo