Continua la diatriba tra amministrazione comunale castellanzese e neonato comitato NO Elcon.

Il sindaco Fabrizio Farisoglio, nella foto con la dr.ssa Isabella Ramolini, responsabile del servizio Ambiente e Ecologia, ha convocato in giornata una conferenza stampa per commentare le considerazioni emerse sulla questione durante l'assemblea pubblica tenutasi alla biblioteca di Castellanza lo scorso sabato: “era evidente – esordisce il sindaco – che, dopo il successo che ha riscontrato l'incontro di sabato, l'amministrazione dovesse dare una propria versione”.

“A fronte della presentazione di un'ipotesi di progetto – perché un progetto vero e proprio ancora non c'è, dal momento che Elcon non ha depositato nulla al Protocollo della Regione Lombardia – l'amministrazione castellanzese ha deciso di partecipare a due commissioni congiunte per discutere della questione, l'ultima delle quali si è tenuta proprio nel nostro comune all'inizio di marzo, a cui sono stati invitati anche i sindaci di Marnate, presente all'incontro, e di Olgiate Olona, che invece non ha mandato nessuno in sua rappresentanza”. E apre una breve parentesi polemica a riguardo: “sapere poi che, nell'assemblea di sabato, l'Assessore all'Ambiente di Olgiate, oltre a prendere una posizione apertamente negativa nei confronti del progetto – assolutamente lecita –, ha accusato l'amministrazione di Castellanza di aver agito sulla testa dell'amministrazione di Olgiate, la ritengo una cosa poco corretta nei nostri confronti. In realtà, Elcon ha stabilito i primi contatti non con noi, bensì con il Comune di Olgiate, il quale non ha tuttavia ritenuto opportuno installare un impianto chimico in un'area dove non ce ne sono mai stati. L'area ex-Montedison, infatti, benché sia per due terzi sul territorio di Olgiate, aveva tutta la sua parte industriale nel comune di Castellanza. Ero in perfetto accordo con la decisione di Olgiate ma leggere poi che la sua amministrazione non era assolutamente a conoscenza del progetto lo trovo un atteggiamento scorretto”.

“Dal nostro punto di vista – riprende Farisoglio – non si è mai detto sì al progetto Elcon perché per verificarne la compatibilità c'è una procedura che deve essere seguita e, finché il progetto non verrà depositato, non potrà essere intrapresa”.

“Non ho niente contro il comitato, anzi, ben venga – sostiene il sindaco – rispetto alla nostra linea non cambia niente perché le preoccupazioni che ha esternato il comitato sono le stesse che l'amministrazione ha messo in luce fin dall'inizio: compatibilità, ricaduta dal punto di vista dell'inquinamento, problema del traffico e dell'inquinamento pregresso. Vedo però in modo negativo la drammatizzazione delle problematiche: mi sembra un approccio molto istintivo”, e spiega di non essere andato all'assemblea perché non sarebbe stata “un'interlocuzione ma un massacro perché la posizione del comitato è già netta e preconcetta”.

“Bisogna valutare in modo tecnico e puntuale tutti gli aspetti del problema – conclude il sindaco –, anche perché quell'area non può che essere adibita ad area industriale, una destinazione d'uso differente è impensabile, la bonifica per area residenziale o verde pubblico avrebbe costi che toccano gli 80 milioni di euro. Se quello che il comitato vuole dall'amministrazione è un no a prescindere, senza nemmeno l'analisi del progetto, mi dispiace ma non lo avrà”.

Giorgia Wizemann