MESSA IN LATINO, PRIMA VOLTA IN SANT'AMBROGIO
Per i fedeli di Legnano, una data storica: oggi pomeriggio, per la prima volta in città da 46 anni a questa parte, si celebrerà una messa in latino, seguendo il messale ambrosiano antecedente il concilio del 1962.
Cornice di questo ritorno al passato sarà l’antica chiesa di Sant’Ambrogio, nel pieno centro storico cittadino. La funzione avrà inizio alle 17.30 e sarà celebrata da Monsignor Attilio Cavalli, su incarico dell’arcivescovo di Milano, Dionigi Tettamanzi.
La particolarità della funzione eucaristica non riguarda tanto la lingua latina, che viene a volte utilizzata in alcune parti delle funzioni “moderne” ma l’osservanza, da parte dell’officiante, del messale in vigore fino al 1962, cioè prima della riforma liturgica di Paolo VI. La celebrazione “ante concilio”, permessa grazie all’entrata in vigore del “motu proprio” di Benedetto XVI, che liberalizza l'uso del vecchio rito, è stata concessa da Tettamanzi a seguito di una richiesta fatta da un gruppo di persone.
Nella diocesi di Milano, città della Madonnina a parte, la chiesa di Sant’Ambrogio di Legnano è dunque l’unica in cui si può celebrare una messa secondo l’antico messale. A Milano città, l’unico santuario in cui è possibile dir messa con lo stesso canone è quello di San Rocco al Gentilino, in piazza Tito Lucrezio Caro.
Ma cosa cambia rispetto alla messa in italiano post-concilio? A parte la lingua latina, utilizzata dal sacerdote e dai fedeli, si nota immediatamente che chi celebra dà le spalle all’assemblea. Inoltre la parte centrale, detta canone, è prevista in un’unica versione e viene letta dal solo celebrante, a voce bassa.
La messa sarà accompagnata anche da canti gregoriani eseguiti dalla corale della chiesa dei Cappuccini di Cerro Maggiore e dai cantori del santuario Mater Orphanorum di Legnano.
Non si tratterà di una funzione unica: la messa in latino sarà ripetuta ogni domenica, con inizio alle 17.30.
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