A Busto Arsizio la presentazione di una monografia dedicata ad Enrico Castiglioni
"Enrico Castiglioni Richino (1914-2000). Ingegnere, architetto, "uomo universale"", edito da Nomos, sarà presentato mercoledì 26 marzo alle 18 in Sala Tremogge ai Molini Marzoli

Mercoledì 26 marzo alle 18 in Sala Tremogge ai Molini Marzoli a Busto Arsizio è in programma la presentazione del libro “Enrico Castiglioni Richino (1914-2000). Ingegnere, architetto, “uomo universale””, edito da Nomos. Insieme al curatore Paolo Bossi (Politecnico di Milano), interverranno Barbara Galli (Politecnico di Milano) e Daniele Bardelli (Università Cattolica del Sacro Cuore). L’incontro è a ingresso libero fino a esaurimento posti in sala.
La monografia cataloga per la prima volta i progetti di Enrico Castiglioni acquisiti dal Politecnico di Milano, con un inedito e ricchissimo apparato iconografico e una campagna fotografica realizzata ad hoc da Marco Introini sulle architetture esistenti. Dal 2021 l’Archivio professionale di Enrico Castiglioni è infatti entrato a far parte del patrimonio archivistico del Politecnico di Milano, diventando una risorsa preziosa a disposizione di studenti e appassionati di storia dell’architettura, in particolare di quel periodo spesso frettolosamente liquidato come Brutalismo.
«La pubblicazione di questo libro – spiegano da Nomos – conclude un percorso coinvolgente e non privo di difficoltà, fra studio dei materiali, schedature, disegni, corrispondenze che in qualche modo ricalcano la figura di un progettista di straordinaria complessità. Ingegnere e architetto che ha spaziato dall’urbanistica alla progettazione edilizia, pubblica e privata, in “Richino” c’è senza dubbio il disvelarsi progressivo della personalità artistica, ma anche umana. La sua opera ben si racconta anche attraverso i rapporti intessuti con altri artisti protagonisti dell’epoca, con i quali ha collaborato o è entrato in contatto, da Gio Ponti a Piero Portaluppi, da Pier Luigi Nervi a Lucio Fontana, fino a Bruno Zevi e Udo Kultermann».
«Tavole di grande formato, disegni, fotografie, scritti – aggiungono dalla casa editrice -. Il progetto delle strutture che consentono il prodursi dell’architettura era solo uno dei molti modi di cui Castiglioni sapeva servirsi per esprimersi, in virtù del suo essere artista versatile, “uomo universale”. La sua esperienza può essere definita “un percorso d’arte tra passato e futuro”, che lo rese protagonista e interprete autentico del periodo immediatamente post-bellico, sviluppando anticipazioni morfologiche innovative che troveranno significativa diffusione nei decenni successivi».
Oltre alle 182 schede tecniche di tutti i progetti dell’architetto, il libro offre una serie di saggi che ricostruiscono la varietà della sua attività, a firma di Daniele Bardelli, Paolo Bossi, Elena Brusa Pasqué, Stefano Castiglioni, Roberto Dulio, Vincenzo Ficco, Barbara Galli, Ilaria Giannetti, Damiano Iacobone.
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