Nella sua Castellanza l’ultimo saluto a Mirella Cerini: “Un esempio per tutti i sindaci”
La salma di Mirella Cerini è arrivata in chiesa dopo un breve corteo privato partito dal municipio e aperto del corpo musicale cittadino e dal gonfalone di Castellanza listato a lutto
Castellanza si è fermata oggi, 2 Maggio, per l’ultimo saluto al suo amato sindaco, Mirella Cerini, improvvisamente scomparso il 25 aprile. La salma è arrivata nella chiesa di San Giulio dopo un breve corteo privato partito dal municipio e aperto dal corpo musicale cittadino e dal gonfalone di Castellanza listato a lutto, insieme a tante rose bianche che hanno accompagnato Mirella Cerini verso il commiato dalla “sua” città, servita fino all’ultimo
Ad accogliere la bara di Cerini una chiesa gremita di persone arrivate a porgere un ultimo omaggio al primo cittadino. Presenti cittadini – tanti -, un centinaio di sindaci in fascia tricolore, gonfaloni dei comuni del territorio, delle associazioni, rappresentanti delle istituzioni e politici per i funerali di Mirella Cerini. Tante anche le persone che hanno riempito il teatro di via Dante dove è stata trasmessa la diretta della cerimonia.
Nell’omelia il parroco Gianni Giudici, ha ricordato il sui sorriso «mai negato a nessuno e trasparente», la sua passione nello svolgere il suo ruolo di sindaco senza interessi di parte: «Tutti lo hanno colto – ha detto il sacerdote -. Mirella faceva emergere il lato positivo di ognuno, senza distinzioni. Anche se una categoria favorita ce l’aveva, i giovani che tanto ha sostenuto. L’essere morta con la fascia tricolore rimarrà il segno della sua dedizione piena alla sua città, sottolineata anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il nostro grazie oggi lo diciamo a tutti i sindaci, perchè ci mettano la stessa passione nello svolgere il loro lavoro di servizio alla comunità. Ora raggiungi quella città nuova con la pace che tu hai richiamato tante volte».
Proprio ieri, Primo Maggio, era prevista l’inaugurazione della Piazza Lineare dell’Olona per la quale il sindaco Cerini si era tanto impegnata. Lo ha ricordato il suo vicesindaco, Cristina Borroni, sottolineando le sue qualità di sindaco che sapeva ascoltare ma che sapeva anche prendere le decisioni quando era il momento, rimanendo sempre al di fuori delle logiche di partito e tenendo sempre la barra dritta sul tema della legalità e del rispetto delle regole: «Tante volte ti avevamo chiesto di prenderti una pausa, di non correre così come facevi sempre, ma non intendevamo questo. Ci ha lasciato tutti sbigottiti. Ma se alziamo lo sguardo ci rendiamo conto che quel discorso del 25 aprile che hai tenuto poco prima di morire resterà il tuo lascito morale per la nostra città. Se la politica è la più alta forma di carità, con la tua vita e la tua morte sei stata un esempio per tutti noi di vita vissuta per e con amore»
Al termine della cerimonia il vescovo Luca Raimondi ha ringraziato tutti per la grande partecipazione. Ai funerali ha partecipando anche il prefetto, Salvatore Pasquariello, il presidente della provincia, il consigliere regionale Licata, i parlamentari Alessandro Alfieri e Maria Chiara Gadda.
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