Ad Castellanza visite al museo didattico-archeologico “San Carlo” e laboratorio “L’acqua siamo noi” con Legambiente
Prosegue a Castellanza l'attuazione del piano di diritto allo studio, con iniziative che hanno coinvolto i plessi "De Amicis" e "Manzoni"
Nel corso del mese di aprile, all’interno delle attività del piano di diritto allo studio promosse dall’assessorato all’istruzione, sette classi dei plessi “De Amicis” e “Manzoni” dell’istituto comprensivo di Castellanza hanno potuto visitare il Museo Didattico-Archeologico di via San Carlo.
Guidati da Maria Sottocornola, laureanda magistrale in Archeologia all’Università degli Studi di Milano, le alunne e gli alunni hanno potuto conoscere i principali ritrovamenti archeologici nel territorio castellanzese e nei dintorni durante il secolo scorso. Grazie alla presenza di diverse riproduzioni di reperti allora trovati e di plastici particolarmente accurati – tra cui la ricostruzione della domus rusticana romana trovata alla Corte del Ciliegio – i bambini hanno potuto compiere un “viaggio” nella storia antica capendo come si viveva allora, come si veniva sepolti, come ci si procurava il cibo, quali erano le principali attività economiche, perché la presenza del fiume era importante. Inoltre, le classi hanno potuto ascoltare dalla loro guida cosa sia l’archeologia, in cosa consista il mestiere dell’archeologo e quali siano gli strumenti del suo lavoro.
Nello stesso periodo un altro progetto ha visto interessati i plessi “De Amicis” e “Manzoni”. Infatti, con la collaborazione di Legambiente Varese, quattro classi terze hanno preso parte al laboratorio denominato “L’acqua siamo noi”. Attraverso attività interattive e con la creazione di tavoli-laboratorio le alunne e gli alunni sono stati accompagnati in un percorso di avvicinamento in termini scientifici al tema dell’acqua anche con riferimenti alla realtà ambientale locale rappresentata dal fiume Olona.
«La nuova progettualità legata al Museo didattico-archeologico – ha dichiarato l’assessore alla Cultura e Istruzione della città di Castellanza, Davide Tarlazzi – è stata guidata dall’obiettivo di mettere a disposizione della didattica uno spazio e un patrimonio della città che da tempo non venivano più valorizzati e che si devono anche all’attività del disciolto “Gruppo di ricerca storica e archeologica”. L’apporto dato da Maria Sottocornola – che ringrazio per l’immediata condivisione della proposta – è stato determinante e apprezzato dalle classi coinvolte. Nel caso del laboratorio dedicato all’acqua si è trattato di una seconda edizione; continua quindi la scelta di sottolineare, grazie alla valida collaborazione con Legambiente Varese, l’attenzione sull’acqua anche perché per Castellanza la presenza dell’Olona è un elemento caratterizzante, non solo il paesaggio».
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