Accoltella la moglie e si uccide a Castellanza, grave donna di 77 anni
La vittima è stata trovata questa notte dietro la porta in una pozza di sangue, ma ancora in vita, dai carabinieri di Castellanza e dal nucleo operativo radio mobile di Busto Arsizio. Indaga la procura
Attorno alle 2.30 di questa notte, 19 settembre, in un appartamento di via Solferino 2 a Castellanza, carabinieri e ambulanze sono intervenuti a seguito della una chiamata di una donna di 77 anni con gravi ferite di arma da taglio all’addome. La vittima è stata trovata dietro la porta in una pozza di sangue, ma ancora in vita, dai carabinieri di Castellanza e dal nucleo operativo radio mobile di Busto Arsizio.
A colpirla sarebbe stato il marito, Renato Oggioni, 83enne, che subito dopo si è gettato dalla finestra al quarto piano morendo sul colpo.
La donna – Carla Marmonti – è stata poi trasportata in ospedale a Legnano in codice rosso. Operata nella notte, si trova in condizioni disperate nel reparto di terapia intensiva. Sulla vicenda indaga la procura di Busto Arsizio insieme ai carabinieri della Compagnia di Busto diretti dal tenente colonnello Andrea Poletto.
Un dramma che si è consumato in poco tempo tra le mura domestiche, quasi senza svegliare i vicini e infatti alcuni di loro lo hanno appreso solo al mattino. Oggioni non avrebbe lasciato un biglietto per spiegare il perchè del gesto e poco si sa sulla vita della coppia. Da quanto ricostruito dalle testimonianze dei vicini la coppia non aveva figli e conduceva una vita normale e riservata. Lui veniva visto uscire tutti i giorni per andare a comprare il giornale, per fare la spesa o andare al bar. Lei da qualche tempo aveva problemi di salute e di deambulazione, spesso veniva vista l’ambulanza sotto casa. Coi vicini mai un problema. Lui era considerato da tutti una persona tranquilla e gentile e mai erano emersi dissapori.
Anche il sindaco di Castellanza Mirella Cerini è fortemente colpita dalla vicenda: «Da quanto emerso non si erano mai rivolti ai servizi sociali del Comune. Purtroppo abbiamo situazioni simili in tutte le città che si consumano tra le mura domestiche e che possono essere percepite e intercettate solo dalle reti amicali o di vicinato. Speriamo che la signora possa riprendersi».
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