Preso a pugni da uno squilibrato alla stazione Fs di Busto Arsizio: “Servono più controlli e un Tso”
La vittima è un 69enne che stava aspettando il treno, l'aggressore è un giovane con una coda di cavallo che sarebbe noto sulla linea Fs per aver già aggredito altre persone: "Le autorità dovrebbero farlo curare"
Ieri pomeriggio, martedì, mentre attendeva il Regio Express delle 16.58 per Milano al binario 5 della stazione FS di Busto Arsizio un uomo di 69 anni è stato improvvisamente aggredito da una persona sui 18-20 anni probabilmente affetto da disturbi mentali.
È stato proprio l’aggredito a scriverci per raccontare l’esperienza e chiedere maggiore sicurezza: «Ha lineamenti sudamericani ma parla italiano senza accento e porta una coda di cavallo – racconta – : mi ha accusato di “averlo guardato” e senza attendere risposta mi ha sferrato un pugno in faccia che ha prodotto una forte contusione nell’area sopraccigliare destra, poi ha cercato di colpirmi ancora e per difendermi l’ho trascinato a terra, ci siamo rotolati sul marciapiede, lottando, per 1 o 2 minuti».
Essendo in discreta forma fisica la vittima è riuscita, nonostante la notevole forza muscolare dell’aggressore, a evitare altri colpi seri. Dopodiché il giovane se ne è andato indisturbato: «Per ovvi motivi non ho cercato di trattenerlo ma, come prevedibile, tutti i numerosi presenti si sono ben guardati dall’intervenire. Un paio di loro mi hanno poi spiegato che questo individuo è noto nelle stazioni della linea FS, compresa Milano Porta Garibaldi, per analoghi scoppi di violenza, e che in un’occasione avrebbe anche cercato di gettare una persona sotto un convoglio in arrivo. Mi limito naturalmente a ripetere quanto mi è stato detto: pur andando spesso a Milano in treno, io non ne avevo mai sentito parlare».
La vittima non ha chiamato la Polizia e non si è recata al pronto soccorso: «Anche se conoscessi le generalità dell’aggressore non sporgerei querela per lesioni. In ciascuna delle tre ipotesi, infatti, si tratterebbe per me solo di una completa perdita di tempo, giacché c’è bisogno, in questo caso, non di eventuali e inutili piccole condanne (irrogate chissà quando), ma di urgenti cure psichiatriche e probabilmente di un TSO. Qualora fosse vero, come credo, che il soggetto ha compiuto svariate altre aggressioni, mi domando se siano già stati presi provvedimenti».
L’aggredito ci ha raccontato questa storia con l’intento di «sensibilizzare pendolari e viaggiatori sul rischio rappresentato da questo giovane e al Comune di Busto Arsizio affinchè insista per un maggior controllo delle forze d’ordine anche sulla stazione FS (generalmente considerata meno problematica dal punto di vista dell’ordine pubblico di quella FN) e sui giovani e meno giovani affetti da problemi psichici che frequentano le stazioni cittadine».
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