Dal Lago Delio a Monteviasco a piedi
Un percorso di 12 km e 800 metri di dislivello passando dal Passo della Forcora e dalla Valle Veddasca, da cui si discende verso i Mulini di Piero. Da qui mancano "solo" 1442 gradini per concludere l'escursione e arrivare a Monteviasco
Un percorso che si snoda fra faggete secolari fra le più belle della provincia, scorci sul lago, borghi antichi e vecchie mulattiere. Coincide con una tappa del Sentiero Italia Cai, il trekking che attraversa tutta la penisola da nord a sud ed è fra i più lunghi del mondo.
Tracce in formato GPX, KML e FIT
Qui potete trovare e scaricare la traccia e le informazioni utili per percorrere la tappa:
Il percorso parte dal Lago Delio (937 m slm) per proseguire attraverso una bella mulattiera che si alza dolcemente in quota attraversando distese di faggi e sottobosco da fiaba, fino ad arrivare al Passo della Forcora (1280 m slm). Il passo un tempo era meta rinomata per le attività sciistiche (esiste anche un impianto di risalita), oggi fa i conti con un inesorabile spopolamento dei suoi abitati e lo sconvolgiemento climatico, che dal punto di vista delle precipitazioni nevose si fa drammaticamente sentire.
Dal Passo della Forcora si possono scegliere due tracciati, quello in costa (che coincide con il Sentiero Italia CAI) oppure quello a mezza costa, che è la scelta che torvate in queste tracce. In realtà è facile confondersi, perchè alcuni cartelli indicano come Sentiero Italia anche questa seconda opzione. In entrambi i casi arriverete ai Cangili di Biegno (1140 m slm), nel caso lo facciate dal sentiero più alto lo farete passando prima da Monterecchio.
Biegno (920 m slm) è invece l’ultima frazione della Valle Veddasca prima di Inemini, in territorio svizzero. Da qui la visuale spazia fino alla meta dell’escursione: Monteviasco, sita dall’altra parte della vallata. Per raggiungerla da Biegno si scende attraverso un ripido sentiero, dal fondo molto irregolare e dove è necessario prestare la massima attezione, ai Mulini di Piero (561 m slm). Questo è forse il tratto più scosceso e pericoloso del tracciato. Suggeriamo come alternativa, da Biegno, di seguire la strada asfaltata fino alla frazione di Lozzo (direzione Maccagno, quindi opposta ad Indiemi) e da qui imboccare il sentiero che scende ai Mulini di Piero; è molto meglio manutenuto e si rischia meno.
Arrivati ai Mulini di Piero si attraversa il Torrente Giona e ci si preapara ad affrontare l’ultima grande salita: 1442 gradini di un’antica mulattiera, ad oggi l’unica strada percorribile per giuingere a Monteviasco, a 950 m slm.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.