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Dal Lago Delio a Monteviasco a piedi. Fra boschi e migliaia di gradini si snoda la seconda tappa di VA in giro

Lunedì 25 aprile Ilaria Notari e Fernando Fasolo cammineranno in Valle Veddasca passando dal fiume Giona e dai Mulini di Piero. Da qui saliranno al borgo di Monteviasco in compagnia di due nuovi protgonisti del tour

VA in giro Tappe

VA in giro è il tour che attraverserà a piedi e in bicicletta tutta la provincia di Varese e i territori limitrofi in 21 tappe. Nella prima tappa, partita sotto l’acqua, abbiamo camminato da Maccagno al Lago Delio. Affrontato il primo, grande dislivello, ora ci si muove in quota per la prima parte, per poi scendere nella valle del fiume Giona e da qui, attraverso i 1400 gradini della mulattiera (al momento unico modo per raggiungere il borgo) si risalirà verso Monteviasco.

Ilaria, Fernando e Marco sono tre protagonsiti di questa seconda giornata, gli stessi della prima (che vi abbiamo raccontato qui). Partiranno dopo una buona colazione (e speriamo un sonno ristora-gambe)  dall‘albergo ristorante Diana, che sorge proprio nei pressi del Lago Delio. Dita incrociate anche questa volta per il meteo, che alla fine ieri ci ha graziati.

Caratteristiche della tappa

Lunghezza: 13 km

Dislivello positivo: 925 m

In questa tappa si percorrerà un tratto della 3V la Via Verde Varesina e il Sentiero Italia tracciato dal CAI, uno dei trekking più lunghi al mondo. Nella sua totalità misura oltre 7mila chilometri. Il nostro tratto parte dall’Albergo Diana, dove Ilaria e Fernando hanno passato la notte, si passa alla base della diga nord e poi si prende il sentiero che sale nella faggeta fino al Passo Forcora (1180m), dove si sale al Monte Sirti (1340m), e per cresta si raggiunge il passo di Fontana Rossa dove si scende alle baite di Monterecchio. Si continua su sterrata e passando dalle baite dei Cangili si raggiunge il paese di Biegno, l’ultimo abitato della Valle Veddasca prima del confine svizzero.

Da Biegno si scende fino alle baite di Piero e si raggiunge il fondovalle del torrente Giona al Ponte di Piero (550m), dove una ripida mulattiera con 1400 scalini risale il costone fino al villaggio di Monteviasco, abitato tutto l’anno dai 7 residenti rtimasti, che aspettano da anni una nuova gestione delle funicolare, unico mezzo alternativo ai gradini per giungere al borgo arroccato. Qui Fernando cederà il passo, nel vero senso della parola, a Giuseppe Adamoli che pernotterà con Ilaria e Marco Giovannelli, il “diretù” di VareseNews in veste di addetto alla logistica e al trasporto dei camminatori, ospiti di alcuni residenti.

Il commento della sindaca di Curiglia con Monteviasco Nora Sahnane:

Un plauso a VareseNews per il progetto intrapreso che vuole promuovere il turismo lento, quel tipo di turismo attento e consapevole che credo possa essere sviluppato nelle nostre valli, così ricca di beni naturalistici e storici. E la tappa dell’Alto varesotto non poteva non considerare Monteviasco: un luogo che mantiene pressoché intatta la fisionomia originaria, diventando quindi anche una testimonianza storica. Il singolare aspetto del Borgo che si è sviluppato a m, in un contesto paesaggistico di grande interesse si esprime nelle strette viuzze di pietra del luogo contornate da case sempre in pietra addossate le une alle altre.

Attorno al Borgo si osservano molti campi terrazzati, a testimonianza delle passate attività, mentre in paese si incontrano amanti delle passeggiate in montagna, della polenta e funghi ad alta quota e gli abitanti del borgo, che nonostante le note difficoltà non mancano di dimostrare forte attaccamento e passione per Monteviasco. Percorrendo poi la mulattiera in discesa, si arriva al ponte di Piero, e si ha la possibilità di visitare i Mulini di Piero che, aldilà del forte interesse storico, proiettando il visitatore in un mondo fatato. Infine, in fondo al parcheggio della funivia, si può osservare un grande masso con incisioni rupestri, una delle testimonianze meglio conservate delle nostre valli”

I protagonisti della tappa

Ilaria Notari, è la più giovane della squadra di Varesenews coi suoi 20 anni tondi tondi:

Fernando Fasolo, che di sè dice “Famiglia, professione, lavoro e bicicletta mi hanno accompagnato alla pensione. A 60 anni ho scoperto e gustato il camminare lento: i grandi cammini di Spagna, Israele e Italia, dalle Alpi agli Appennini. Eccomi ancora in viaggio con VA in giro!”

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Pubblicato il 24 Aprile 2022
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