Accordo Castellanza-Fnm per il sedime ferroviario, tra i progetti due rotonde e una ciclabile
L'amministrazione comunale ha ottenuto uno sconto di 510mila euro sul debito di 1.860mila euro con Fnm avviando il pagamento e la procedura per la cessione del sedime ferroviario al Comune. L'opposizione insorge: "Una marchetta elettorale"
Approvato l’accordo per ridurre di 510 mila euro il debito di 1 milione e 860 mila euro che il Comune di Comune di Castellanza deve a Ferrovie Nord Milano per l’interramento della stazione cittadina. Una pendenza che l’ente si trascina dal 2021 e che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco uscente Mirella Cerini ha voluto risolvere «a beneficio della città», ha precisato il sindaco uscente, scatenando però l’ira delle opposizioni che in consiglio comunale hanno definito l’atto una «marchetta elettorale».
«L’accordo è stato approvato con urgenza per evitare il rischio di dovere pagare a Fnm un milione di euro tra more e spese legali. Il nostro intento – ha chiarito il primo cittadino in un incontro con la stampa dopo la presentazione in consiglio comunale – è quello di evitare un danno per la città assumendo un comportamento, serio, concreto e responsabile. Oltre al fatto che avremmo potuto risponderne personalmente. Non abbiamo fatto nessuna marchetta elettorale». Lo “sconto” è stato riconosciuto per le spese sostenute dal Comune per il trasporto su gomma dalla vecchia alla nuova stazione, per la riduzione delle terre da scavo e la sistemazione di alcuni passaggi viabilistici:
L’accordo ha posto le basi per avviare la procedura (da negoziare anche con Regione Lombardia ndr) per la cessione al Comune del sedime ferroviario lungo la tratta Castellanza-Saronno sul quale sono già aperte alcune progettualità che non potrebbero vedere la luce senza l’assolvimento del dedito: «Abbiamo in programma una rotonda nell’incrocio tra via Piave e corso Matteotti e un’altra tra viale Lombardia e via Piave e c’è tutta la partita relativa alla ciclabile nell’area Inghirami che andrebbe ad affiancare il sedime ferroviario lungo la sponda dell’Olona verso Legnano. Il tracciato- ha spiegato l’amministrazione – fa parte del corridoio ciclistico Moveon.».
Il pagamento del debito dovrà avvenire in 6 tranche ma la procedura per la cessione del sedime partirà fin da subito: «Da sottolineare – ha insistito il sindaco – che nel bilancio che ci siamo ritrovati a inizio mandato non erano stati accantonati fondi per il pagamento del debito, siamo stati noi ad iniziare ad accantonarli e che verrà dopo di noi avrà i soldi per assolverlo»
Altro discorso invece per la vecchia stazione che resta di proprietà di Fnm: «Negli ultimi anni si sono fatti avanti diversi soggetti ma la formula del comodato d’uso con spese di ristrutturazione a carico di chi avvia l’attività ha sempre scoraggiato qualsiasi iniziativa – fa sapere l’amministrazione – sfruttando le risorse del Pnrr vorremo candidare l’area come “succursale” del museo digitale Meet di Milano. Infatti, l’interesse da parte degli organizzatori del progetto c’è».
CONTRARIE LE OPPOSIZIONI
Contestano l’accordo con Fnm le opposizioni che in consiglio comunale hanno fortemente contestato l’urgenza dell’atto. Secondo i consiglieri comunali Angelo Soragni, Paolo Colombo, Giovanni Manelli, Mino Caputo «non vi era alcun motivo per convocare un consiglio comunale in questi tempi. La Legge prevede che nei 60 giorni che precedono le elezioni, il Consiglio Comunale e la Giunta si limitino alla ordinaria amministrazione, ad eccezione di specifiche casistiche di reale urgenza connesse a decisioni da assumere obbligatoriamente entro certi tempi, pena gravi conseguenze: non è questo il caso, tre o quattro settimane in più non avrebbero creato alcun problema».
«Dopo 3 anni di silenzio – denunciano i consiglieri in una nota – viene presentata una delibera urgente che, lo ripetiamo, viene presa a meno di due settimane dalle elezioni, dove i costi a carico dei castellanzesi passano da 140.000 a 1.350.000 euro: come commentare una simile nefandezza? La realtà è che il sindaco Cerini fa pagare 1.350.000 euro ai castellanzesi senza avere nulla in cambio. L’accordo prevede che Castellanza pagherà la somma mentre FNM si impegna solo a “chiedere” a Regione Lombardia di cederci il sedime, senza alcuna scadenza. Quindi se Regione Lombardia non accetterà la richiesta di FNM (cosa possibile) non avremo l’area ferroviaria anche se avremo pagato 1.350.000 di euro».
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