Alla Liuc torna l’emozione delle lauree in presenza
Martedì 21 e mercoledì 22 luglio 2020 sono giorni di Laurea, Triennale e Magistrale, complessivamente per 114 studenti
«Discutere la fine di un percorso di studio in presenza è senz’altro meglio che dietro a uno schermo. Visto che c’è stata questa possibilità, l’ho presa al volo»: così Giorgia Grampa, laurea magistrale in Ingegneria gestionale con un’interessante tesi sulla sostenibilità nel settore tessile attraverso un’analisi accurata dell’azienda Maglificio Alto Milanese che ha sviluppato collezioni ispirate all’ecodesign. «E’ bello essere di nuovo qui. Certo, io sono di Busto Arsizio e non ho dovuto affrontare un viaggio, mentre comprendo chi abita lontano e ha scelto di restare in distance».
Martedì 21 e mercoledì 22 luglio 2020 sono giorni di Laurea, Triennale e Magistrale, complessivamente per 114 studenti alcuni dei quali hanno scelto di rispondere positivamente all’opportunità di essere proclamati dottori in presenza. Fare un piccolo passi avanti verso la normalità, nel rispetto del protocollo anti covid-19, è importante.
Matteo Matteucci arriva da Albenga, deciso a non mancare una data storica: «Mi fa tanto piacere chiudere il percorso di studi nella mia Università, nel luogo che ho frequentato per anni e laurearmi nel modo tradizionale, davanti ai professori e al Rettore. Sono proprio contento che la LIUC l’abbia permesso». La sua tesi in Economia anziendale “Management model: il caso Sew – Eurodrive” è un’indagine ad hoc sul modello gestionale dell’azienda con, in conclusione, ipotesi di consolidamento e di potenziale
sviluppo per il futuro, all’insegna dell’innovazione del modello di management quale importante fonte di vantaggio competitivo. Per la Scuola di Diritto parla Francesca Santambrogio di Seregno, in provincia di Monza e Brianza: «Non ho avuto dubbi se accettare di essere in presenza o a distanza. E’ giusto esserci, con tutte le precauzioni del caso ma in Università. Comprendo chi abita lontano e avrebbe molte più difficoltà di me, per esempio, ma sono felice di essermi laureata in un’aula reale della LIUC». La sua tesi “Robotica e lavoro: limiti e opportunità”, sviluppata con Comau, è innovativa e identifica come cambierà il mondo del lavoro e quali competenze saranno necessarie in futuro. Un’idea nata “in casa” e approfondita in seguito a un forum che si è svolto a Cernobbio sulle aziende manifatturiere italiane che utilizzano la robotica e l’automazione.
«L’Università è relazioni, incontri, testimonianze e confronti», ricorda il direttore della Scuola di Economia, professor Rodolfo Helg. «La pandemia ci ha costretto a diventare in dieci giorni un’Università a distanza e ci siamo attrezzati, siamo stati capaci di farlo, ma non è questo il destino degli Atenei che sono un progetto educativo e formativo e dunque hanno bisogno anche della fisicità, di un luogo in cui incontrarsi per sviluppare pensiero e competenze. Guardiamo avanti, non solo al prossimo settembre ma al medio e lungo periodo per investire su un’Università capace di cambiare e di migliorarsi».
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