Castellanza, un nuovo pronto soccorso per i malati di Covid-19
La proposta per un nuovo pronto soccorso a Castellanza dedicato ai pazienti Covid è stata esaminata durante l'ultima seduta dalla giunta Cerini
Un nuovo pronto soccorso all’Humanitas Mater Domini di Castellanza per fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid-19: l’istituto ospedaliero intende realizzare una nuova struttura in prefabbricato per i pazienti di pronto soccorso ai quali è già stato diagnosticato il coronavirus e per quelli che, in attesa del completamento dell’iter diagnostico o del ricovero, vanno trattati come potenzialmente positivi.
La nuova struttura troverà “casa” accanto a quella già esistente: sarà una costruzione a sé stante, con un’organizzazione e dei servizi diagnostici dedicati, ma in prossimità dell’ospedale, «per poter lavorare in continuità laddove necessario, nonché poter assicurare un’elevata flessibilità di utilizzo in funzione di un’eventuale recrudescenza dell’epidemia», come spiega l’amministrazione comunale.
La proposta preliminare per il nuovo pronto soccorso di Castellanza è stata discussa nell’ultima seduta di giunta. «L’edificio prefabbricato – sottolineano da Villa Brambilla – ha dimensioni pari a circa 40 metri per venti e rientra in un’area che nel piano dei servizi del PGT vigente prevede la possibilità di edificazione finalizzata ad assicurare la dotazione di attrezzature pubbliche e di interesse pubblico e generale, a supporto delle funzioni già insediate».
«La scelta di approvare questo nuovo insediamento temporaneo – commenta il sindaco Mirella Cerini – va nella direzione di assicurare ai nostri cittadini la massima assistenza possibile sia nella situazione attuale che nel caso di esplosione di nuovi focolai che potrebbero determinare la necessità di interventi urgenti e clinicamente efficaci».
Dallo scorso mese di febbraio all’istituto ospedaliero Humanitas Mater Domini per far fronte all’emergenza sanitaria sono state create sette degenze dedicate ai pazienti Covid e la terapia intensiva e il pronto soccorso hanno più che raddoppiato la capacità e i posti letto, anche grazie alle tende della Protezione Civile. Il laboratorio di analisi ha adottato nuove tecnologie per processare i tamponi e dare risposte più rapide. Gli stessi medici e infermieri sono stati rapidamente formati per operare nei nuovi reparti.
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