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Licenziato perché non parla italiano, reintegrato al lavoro

Il lavoratore egiziano iscritto alla Cub Trasporti, era stato lasciato a casa in quanto non avrebbe garantito una prestazione lavorativa in adeguate condizioni di sicurezza...

La Cub Trasporti di Malpensa comunica con soddisfazione il reintegro di un lavoratore che era stato licenziato «perchè non conosceva bene la lingua italiana».

«El Gamal Wagdi – scrive il sindacato di base in un comunicato stampa – lavoratore egiziano, da oltre 25 anni immigrato in Italia, iscritto a CUB Trasporti da molto tempo e da sempre attivo nella lotte portate avanti da questa O.S., addetto all'appalto Alha presso l'aeroporto di Malpensa da oltre 10 anni, era stato licenziato dalla coop NCL nel febbraio scorso con il pretesto che la sua scarsa conoscenza della lingua italiana (nonostante lavorasse in quell'appalto dal 2006 passando da una cooperativa all'altra) non avrebbe garantito una prestazione lavorativa in adeguate condizioni di sicurezza.

Questa assurda pretesa della cooperativa è stata giustamente ritenuta illegittima dal Giudice che ha annullato il licenziamento ordinando l'immediata reintegrazione in servizio osservando come la lunghissima anzianità e lo svolgimento senza contestazione delle prestazioni lavorative rese a favore delle varie cooperative, che si erano succedute nell'appalto, fosse già da sola indicativa del fatto che il lavoratore possedesse la necessaria preparazione per poter lavorare e che al più sarebbe stato un obbligo del datore formare ed istruire meglio il lavoratore.

Il Giudice ha poi anche accolto il rilievo della discriminatorietà del licenziamento per motivi antisindacali ed ha quindi dichiarato anche nullo il licenziamento sottolineando come il provvedimento, del tutto privo di una sua legittima giustificazione, si spiegava solo con l'intento ritorsivo della cooperativa che voleva colpire un lavoratore iscritto alla nostra organizzazione che si era distinto tra i più combattivi nelle azioni di lotta organizzate da CUB Trasporti».

L'ordinanza del Tribunale, conclude il sindacato (sia pure provvisoria perché resa secondo il rito Fornero) «è importante e segna un'altro punto (dopo la reintegrazione al lavoro del nostro Rsa/Rls Mauro Gaspare di cui peraltro siamo ancora in attesa che la coop NCL dia corso e che era stato licenziato solo per aver avuto il coraggio di criticare in assemblea la gestione poco trasparente della coop) nella nostra lunga lotta a difesa per la costruzione di migliori condizioni di lavoro in un mondo come quello coop. che invece di garantire -come dovrebbe- un lavoro migliore ai suoi associati diventa spesso terreno di sopraffazione e arbitrio per l'arroganza di pochi contro l’interesse dei tanti. Come non pensare infatti alla decisione di impugnare le diffide accertative degli Ispettori dell’Ispettorato del lavoro e dell’Inps che i vertici della cooperativa NCL hanno deciso contro l'interesse dei soci ad ottenere un salario migliore che quelle diffide hanno accertato come dovuto?»

Cub Trasporti

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Maggio 2016
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