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ASST Rhodense: la Stroke Unit prima in Italia con la certificazione ESO

La certificazione ESO rappresenta uno standard di riferimento in molte aree dell’Europa continentale e che è stata indicata come obiettivo a cui tendere da Regione Lombardia

Generico 2018

La Stroke Unit dell’ASST ha ottenuto la certificazione ESO, che rappresenta uno standard di riferimento in molte aree dell’Europa continentale e che è stata indicata come obiettivo a cui tendere da Regione Lombardia nella D.G.R. n. XI/7473 del 30 novembre 2022 (Rete regionale delle neuroscienze: ulteriori determinazioni in merito alla rete stroke della Regione Lombardia). All’inizio di luglio la comunicazione ufficiale:  «Sono molto orgoglioso del riconoscimento ottenuto. Con la certificazione viene valorizzato il lavoro di tutto il personale delle Unità Operative coinvolte nelle varie fasi dell’assistenza al paziente con ictus» ha dichiarato con soddisfazione il direttore generale Marco Bosio.

«La certificazione di European Stroke Organization rappresenta per tutto il personale della Neurologia il riconoscimento dell’impegno profuso negli anni – ha commentato Maria Grazia Riggio, direttore FF della SC Neurologia –. ma non ci fermiamo qui: vogliamo leggere questo risultato come stimolo ad offrire sempre il meglio ai nostri pazienti».

La Stroke Unit Rhodense

È nata in ASST Rhodense nel 2002, per offrire un tipo di assistenza semintensiva che aveva dimostrato di ridurre la mortalità, la dipendenza e l’istituzionalizzazione dei pazienti ricoverati per ictus. La prognosi dell’ictus ischemico è stata radicalmente modificata dall’introduzione di terapie di riperfusione, la trombolisi sistemica e le procedure endovascolari, la cui efficacia è maggiore quanto più precocemente effettuate. In collaborazione con “Angel’s Initiative” sono stati snelliti i percorsi di fase acuta e la Stroke Unit è riuscita ad offrire, in tempi rapidi, le terapie di riperfusione, come tra l’altro riconosciuto più volte nell’ambito del programma Eso Angel’s Award.

L’ambizioso riconoscimento arrivato nel mese di luglio di quest’anno è frutto di un percorso durato diversi anni e del lavoro dei professionisti dell’ASST che, dal 2019, hanno individuato nella certificazione di ESO una guida per migliorare l’organizzazione delle attività e un obiettivo da realizzare. Si è lavorato per molto tempo e nel 2023 è stato predisposto un protocollo (PDTA) dedicato alla Stroke Unit, declinato in ottica di genere, alla cui stesura hanno contribuito, oltre alla Neurologia, i rappresentanti di diverse strutture aziendali.

Nel PDTA è stato  delineato il percorso dell’ictus ischemico ed emorragico in fase acuta, sono state definite le modalità di accesso alla trombolisi sistemica, alle procedure endovascolari e neurochirurgiche e al trattamento di chirurgia vascolare in urgenza. Sono inoltre stati definiti il percorso diagnostico, con le indagini cardiologiche, le modalità di monitoraggio clinico ed infermieristico, la prevenzione e gestione delle complicanze, il percorso riabilitativo. Il PDTA è stato inserito nella documentazione propedeutica alla procedura di certificazione, che ha necessitato di diverse competenze professionali: nel format ESO infatti vengono indagati 44 elementi raggruppati in sette aree (leadership, personale, infrastrutture, diagnostica, procedure e monitoraggio, formazione del personale, indicatori di attività e qualità) e per ogni area sono stati coinvolti i professionisti aziendali che avevano le skills adeguate per fornire le opportune informazioni.

Molti i requisiti indispensabili per ottenere la certificazione, tra cui l’adeguata disponibilità di specialisti neurologi, rianimatori, cardiologi, internisti e radiologi 24h/24, oltre alla documentata possibilità di offrire una diagnostica radiologica avanzata e l’integrazione con le UO di Neuroradiologia interventistica e Neurochirurgia di Niguarda, definita da apposite convenzioni. Di rilievo sicuramente la disponibilità in ASST Rhodense di una Chirurgia vascolare esperta nelle procedure di endoarteriectomia. Il percorso di certificazione ha necessitato di raccolta e studio di dati, all’interno di un processo di qualità validato, per documentare i tempi di assistenza in fase acuta e gli esiti. La documentazione è stata predisposta in gran parte in lingua inglese per consentirne la revisione da parte di Neurologi specialisti in ambito vascolare di provenienza da vari paesi europei.

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Pubblicato il 16 Luglio 2024
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