A Rho spegnimento anticipato degli impianti di riscaldamento
Il Sindaco Andrea Orlandi ricorda il limite già definito nell’ottobre scorso. Il Comune di Rho è inserito nella zona climatica E dell’art. 4 del DPR n. 74 del 2013, in cui è previsto un orario massimo di funzionamento pari a 14 ore
Il sindaco di Rho, Andrea Orlandi, ha sottoscritto lo scorso 11 ottobre una ordinanza che anticipa dal 15 all’8 aprile 2024 lo spegnimento degli impianti di riscaldamento in città: ora ricorda ai rhodensi il rispetto di quella data, precisando che le temperature previste nei prossimi giorni rendono ragione del provvedimento assunto tempo fa. Il Comune di Rho è inserito nella zona climatica E dell’art. 4 del DPR n. 74 del 2013, in cui è previsto un orario massimo di funzionamento pari a 14 ore giornaliere tra il 15 di ottobre e il 15 di aprile. «Gli impianti termici a uso civile rappresentano un’importante, anche se non la principale, fonte di emissioni di inquinanti atmosferici locali – ha ricordato il primo cittadino -. L’ordinanza di ottobre aveva ridotto il periodo di funzionamento a un massimo di 13 ore giornaliere comprese tra le ore 5 e le ore 23 di ogni giorno».
Una adeguata riduzione del periodo di esercizio e la diminuzione delle temperature e degli orari di esercizio per tutti gli impianti termici contribuiscono al contenimento delle emissioni inquinanti e favoriscono un risparmio economico per i cittadini. Per questo il sindaco Orlandi ora invita a limitare l’uso del riscaldamento già in questa settimana, viste le previsioni di temperature che si aggirano attorno ai 20 gradi durante le giornate. In tutti gli edifici la temperatura massima dovrebbe raggiungere i 19°C con 2°C di tolleranza. Nelle attività industriali, artigianali e assimilabili il limite rimane invariato a 18°C + 2°C di tolleranza. L’Ordinanza non è valida per ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili, ivi compresi edifici adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, nonché le strutture protette per l’assistenza e il recupero di soggetti fragili o affidati a servizi sociali pubblici. Per le sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali, che non siano ubicate in stabili condominiali; per gli edifici adibiti a scuole materne e asili nido; per gli edifici adibiti a piscine, saune e assimilabili.
L’Ordinanza impone ai competenti organi di vigilanza di adottare le opportune misure di controllo per il rispetto delle disposizioni, la cui inosservanza comporta l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge. «Confido nella disponibilità di tutti i cittadini e degli amministratori dei condominio – chiarisce il sindaco –. Assumere queste decisioni non è mai semplice, ma lo abbiamo fatto nel rispetto della qualità dell’ambiente in cui viviamo. Superato il periodo delle piogge, ci stiamo avviando verso settimane in cui sono previsti almeno 20 gradi durante la giornata: non appare necessario tenere i riscaldamenti accesi. Con un piccolo impegno da parte di tutti possiamo cercare di avere aria più pulita».
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