Domenica 3 marzo la città di Rho è stata teatro di un’importante manifestazione di solidarietà internazionale a sostegno del popolo palestinese, per chiedere a gran voce “un cessate il fuoco immediato e duraturo e porre fine al genocidio e all’occupazione della Palestina”.

Di seguito il comunicato diffuso dalla rete Rho Antifascista:

Caratterizzata da un presidio molto partecipato convocato dalla rete Rho Antifascista sotto i portici di Via Madonna, la manifestazione ha poi attraversato il centro cittadino in un corteo di circa 200 persone con alla testa la comunità arabo-palestinese locale, che ha scandito slogan a sostegno dell’autodetermianzione del popolo palestinese.

Il presidio è stato aperto dall’intervento di Khader Tamimi, presidente della comunità palestinese della Lombardia nonché cittadino di Rho, e ha visto l’esibizione della fanfara FONC che ha eseguito anche “Bella
ciao”, stabilendo così un collegamento tra la Resistenza italiana e quella, ben più duratura, del popolo palestinese contro il colonialismo sionista.

Il presidio è poi proseguito con il contributo musicale di Alessio Lega che, in particolare col brano “Ambaradan” dedicato al colonialismo italiano in Etiopia, ci ha ricordato che oggi l’Italia è partner attivo
del genocidio a Gaza, visto il ruolo strategico dell’azienda di armi Leonardo in Israele, e della colonizzazione della Palestina col saccheggio delle risorse naturali palestinesi da parte di Eni.

Hanno contribuito alla buona riuscita del al sit-in anche le note in levare di Naima e Teo, sempre presenti alle iniziative della rete Rho Antifascista col loro impegno a cavallo tra la militanza e la ricerca artistica, e il rapper milanese Beppe Rebel, da sempre vicino alla causa palestinese, con le sue rime militanti particolarmente apprezzate dai più giovani partecipanti al presidio.

Sotto i portici di Via Madonna si è anche svolta la presentazione della graphic novel “Tracciato Palestina”, scritto e disegnato da Elena Mistrello, opera a fumetti che offre una prospettiva artistica e militante sulla situazione in Palestina, attraverso un diario di viaggio che riflette sull’impatto emotivo di una settimana di incontri, condivisioni collettive e avvenimenti drammatici vissuti durante la carovana di solidarietà del progetto West Climbing Bank in Cisgiordania.

Il presidio rhodense ha seguito l’annuncio di un’imminente offensiva israeliana a Rafah, dove quasi un milione e mezzo di persone si trovano ammassate in condizioni disumane senza possibilità di fuga, e l’orrenda strage di giovedì scorso, quando oltre un centinaio di civili palestinesi sono stati colpiti dal piombo sionista mentre erano in attesa di ricevere aiuti umanitari. Gli sviluppi drammatici che provengono dalla striscia di Gaza non possono che spingerci con più determinazione nella mobilitazione per fermare il genocidio in Palestina.

La manifestazione si inserisce nel contesto più ampio di mobilitazioni internazionali a sostegno del popolo palestinese e si collega al successo della manifestazione del 14 gennaio scorso a Rho, mettendo in luce la crescente preoccupazione della comunità internazionale di fronte alle continue violenze da parte dello stato di Israele e sottolinea la necessità di trovare soluzioni durature per la pace con giustizia in Medio Oriente.

L’ultimo giorno di occupazione sarà il primo giorno di pace.

Rete Rho Antifascista