Bollate introduce da marzo la tassa di soggiorno
La tassa è per chi pernotterà nelle strutture ricettive. Ci sono categorie di persone che non sono tenute a pagare l’imposta
Dall’1 marzo, tassa di soggiorno per chi pernotta nelle strutture ricettive di Bollate senza essere residente. La decisione, presa dal Consiglio Comunale (delibera n. 76 del 20 dicembre 2023), ha introdotto l’imposta ormai diffusa in molte città.
«L’imposta viene determinata per persona e per numero di pernottamenti ed è proporzionata al tipo di struttura – spiegano dal Comune -. È dovuta fino a un massimo di cinque notti consecutive nello stesso luogo e dal sesto giorno non viene più fatta pagare. Gli ospiti la versano al gestore della struttura dove hanno pernottato e sarà lui a girarla al Comune».
Oltre ai residenti del Comune di Bollate, ci sono categorie di persone che non sono tenute a pagare l’imposta di soggiorno; ad esempio «i minori, i malati in terapia negli ospedali della provincia di Milano e relativo accompagnatore, chi assiste le persone ricoverate, i portatori di handicap non autosufficienti.»
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