Locale di ‘ndrangheta di Rho, sequestrato un immobile ad Arluno e conti correnti per 240 mila euro
In questi giorni la Polizia di Stato ha eseguito un provvedimento di sequestro a carico di un 48enne ritenuto un elemento di spicco della locale di ‘ndrangheta di Rho
Sequestrato ad Arluno l’immobile di un 48enne ritenuto un elemento di spicco della locale di ‘ndrangheta di Rho. Un’abitazione intestata alla figlia del malvivente. A finire nel mirino anche i conti correnti (per un totale di 240mila euro). In questi giorni la Polizia di Stato ha eseguito un provvedimento di sequestro di prevenzione ai sensi del d. lgs 159/2011 emesso, su richiesta del Questore di Milano, dal Tribunale di Milano – Sezione Autonoma Misure di Prevenzione a carico del 48enne.
Le indagini
L’uomo è uno delle 55 persone facente parte dell’indagine “Locale di Rho” le quali sono state indagate per i reati di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione, traffico di armi ove lo stesso risultava essere il coordinatore dell’attività illecita. In ragione dei precedenti, del quadro indiziario di riferimento, ne deriva un giudizio di pericolosità sociale storica per l’appartenenza al sodalizio mafioso. Dalle indagini è emerso che il 48enne era un elemento abitualmente dedito alla commissione di reati che, in relazione alla mancanza di redditi leciti, anche da parte dei familiari, consentono l’applicazione della misura patrimoniale.
In particolare il decreto di sequestro dal Tribunale di Milano – Sezione Autonoma Misure di Prevenzione, ha colpito la totalità del patrimonio del 48enne composto da un’unità immobiliare ad Arluno intestata alla figlia, oltre ai conti correnti dello stesso, della moglie e dei suoi figli per un valore stimato di 240mila euro.
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