Si è conclusa la seconda edizione di “Cur-arti” di Rho: incroci culturali a sostegno della salute mentale dei giovani. «È stata una due giorni ricca di contributi, intensa nel confronto, varia nei linguaggi». Così ha esordito l’assessore alle politiche sociali Paolo Bianchi che ha introdotto la tavola rotonda voluta per aprire gli scenari di dialogo tra i professionisti della cura  lasciando spazio a una riflessione pubblica sul tema della salute mentale dei giovani «obiettivo di una società più equa e giusta da conseguire attraverso connessioni multi-disciplinari e partecipate».

Il sindaco Andrea Orlandi ha concluso i lavori sottolineando quanto l’amministrazione comunale sia sensibile al tema della salute mentale e quanto sia importante fare rete per avere un tessuto sociale coeso. I talk hanno dato parola alla cittadinanza presente, creando occasioni di confronto e di riflessione condivisa e consentendo ai presenti di dialogare e relazionarsi attraverso spunti informativi e sollecitazioni poetiche e letterarie. Mentre il laboratorio aperto alla cittadinanza ha potuto mettere in circolo, attraverso il linguaggio artistico, teatrale e musicale, possibilità di cura di sé e dell’altro riscoprendo la relazione e la comunità, che tiene e “con-tiene”, che cura e consente a ciascuno/a di prendersi cura.

«La partecipazione – ha precisato il sindaco – è la prima forma di cura in ogni comunità, che si costruisce giorno per giorno con il contributo di tutti, precisano gli organizzatori, ringraziando tutte realtà intervenute: Caminate APS, LaFucina Coop, Radio Mast, Consultorio di Rho-Settimo M.se ASST Rhodense, Centro di consulenza per la famiglia, Stripes, CPS Rho-Passirana ASST Rhodense, SER.CO.P., Eva in Rosso, Fondazione Comunitaria Nord Milano, Malegaleco, Contamina APS».