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Accensione dei riscaldamenti a Rho: rinvio al 22 ottobre

Ordinanza del Sindaco Andrea Orlandi viste le temperature ancora alte

riscaldamento

A Rho è stata sottoscritta l’ordinanza che rinvia dal 15 al 22 ottobre l’accensione degli impianti di riscaldamento, viste le temperature ancora alte, anomale per questa stagione. Il documento è stato firmato questa mattina, martedì 11 ottobre, dal sindaco Andrea Orlandi.

Il Comune di Rho è inserito nella zona climatica E dell’art. 4 del DPR n. 74 del 2013, in cui è previsto un orario massimo di funzionamento pari a 14 ore giornaliere tra il 15 di ottobre e il 15 di aprile. L’attenzione alla sostenibilità ambientale, alla tutela ambientale e della qualità dell’aria e il rispetto del Piano Aria e Clima approvato nel 2022 hanno portato anche a ridurre a 13 le ore giornaliere di accensione degli impianti.

Gli impianti termici a uso civile rappresentano un’importante, anche se non la principale, fonte di emissioni di inquinanti atmosferici locali. Le temperature registrate in Rho dalle stazioni meteorologiche di ARPA Lombardia sono al di sopra della media stagionale, così come accaduto negli ultimi anni. «Dal momento che da alcuni anni, a partire dalla prima settimana di ottobre, si iniziano a registrare superamenti del valore limite giornaliero del particolato atmosferico, anche a causa delle sfavorevoli condizioni meteoclimatiche tipiche della Pianura Padana, che vedono il frequente verificarsi di inversioni termiche notturne con conseguente ristagno al suolo degli inquinanti atmosferici emessi – precisa l’Ordinanza –  una adeguata riduzione del periodo di esercizio e la diminuzione delle temperature e degli orari di esercizio per tutti gli impianti termici contribuiscono al contenimento delle emissioni inquinanti e favoriscono un risparmio economico per i cittadini».

L’Ordinanza

È previsto che tutti gli impianti termici non vengano accesi prima del 22 ottobre e non rimangano in funzione oltre il prossimo 8  aprile 2024 e riduce il periodo di funzionamento a un massimo di 13 ore giornaliere comprese tra le ore 5 e le ore 23 di ogni giorno. In tutti gli edifici la temperatura massima dovrebbe raggiungere i 19°C con 2°C di tolleranza. Nelle attività industriali, artigianali e assimilabili il limite rimane invariato a 18°C + 2°C di tolleranza.

L’Ordinanza non è valida per ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili, ivi compresi edifici adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, nonché le strutture protette per l’assistenza e il recupero di soggetti fragili o affidati a servizi sociali pubblici. Per le sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali, che non siano ubicate in stabili condominiali; per gli edifici adibiti a scuole materne e asili nido; per gli edifici adibiti a piscine, saune e assimilabili. L’Ordinanza impone ai competenti organi di vigilanza di adottare le opportune misure di controllo per il rispetto delle disposizioni, la cui inosservanza comporta l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge.

«Ci muoviamo in linea con quanto messo in atto lo scorso anno e in sintonia con altre Amministrazioni – chiarisce il Sindaco Andrea Orlandi – Una attenzione seria alla qualità dell’ambiente in cui viviamo passa anche da queste decisioni. I cambiamenti del clima ci stanno portando temperature alte rispetto alla media stagionale, non possiamo sprecare il riscaldamento in queste fasi. Spostare l’accensione degli impianti ci permette di avere aria più pulita e di risparmiare. Confido nella disponibilità di tutti i cittadini e degli amministratori dei condominio».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Ottobre 2023
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