Call center ex Stellantis di Vimodrone, sindacati: «A rischio 50 lavoratori»
Stellantis ha ritirato dal call center di Vimodrone la gestione delle commesse dei mercati Polonia, Portogallo, Spagna, Inghilterra, Grecia, Francia Belgio, Olanda e Lussemburgo. Preoccupazione da parte dei sindacati
Dopo la vendita Stellantis ritira le commesse europee dal call center Csc Digital di Vimodrone i sindacati: «Vanno salvaguardati i posti di lavoro di 50 lavoratori». La società, come ha precisato la confederazione Unitaria di Base aveva acquisito il call center Ex alfa Romeo di Arese «in virtù della fusione tra Fca e Peugeot e lo aveva poi trasferito a Vimodrone la cui gestione in questi anni ha portato poi al declino del call center con una diminuzione significativa di organici e di orizzonti strategici».
Dal 1 gennaio Stellantis aveva venduto ad Assist Digital. «In quella occasione avevamo subito denunciato il disimpegno di Stellantis dall’Italia e i rischi connessi; avevamo chiesto alla nuova proprietà un incontro per discutere gli orizzonti strategici ed era stata avviata una delicata fase di armonizzazione per il passaggio dal contratto Fca a quello telecomunicazioni. Le nostre preoccupazioni si sono dimostrate purtroppo vere. Adesso Stellantis ha ritirato dal call center di Vimodrone la gestione delle commesse dei mercati Polonia, Portogallo, Spagna, Inghilterra, Grecia, Francia Belgio, Olanda e Lussemburgo ovvero quasi tutti i mercati Europei, ad eccezione per il momento dei mercati Italia e Germania. Le commesse sono state spostate al call center Majorel, legato a Peugeot, di proprietà di una società Marocchina che opera in vari paesi tra i quali l’Albania. A Vimodrone questa chiusura di commesse interessa circa 50 lavoratori, per la maggior parte stranieri madre lingue, su 250 in organico».
I sindacati affermano che Stellantis si è «rifiutata di discuterne facendo solo sapere che i lavoratori interessati saranno riciclati su altri lavori, ma non è dato sapere quali, favorendo un eventuale esodo a chi lo avesse chiesto. Denunciamo questa situazione di declino del call center. Decideremo con i lavoratori le iniziative opportune per la salvaguardia dei posti di lavoro. Nello stesso tempo denunciamo il progressivo abbandono di Stellantis dall’Italia, che, oltre a questo, ha appena fatto un accordo per espellere 2000 lavoratori negli stabilimenti di produzione e tecnici, nel silenzio più assoluto del Governo e dei sindacati confederali».
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