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Alberi di Rho: previsti abbattimenti a causa di siccità, malattie o problemi statici

Nei prossimi giorni si avvieranno le operazioni di taglio. A compensazione verrà piantumato un numero doppio di esemplari

Manutenzione del verde a Rho

A Rho sono in partenza i lavori per l’abbattimento degli alberi non più in salute, frutto del lavoro di controllo del verde da parte dell’ufficio comunale e di agronomi incaricati, che evidenziano come il cambiamento climatico rappresenti una minaccia per molte specie e per le nuove piantumazioni. Gli abbattimenti riguardano tre tipologie di alberature: alberi già maturi, ad alto fusto, che vengono controllati regolarmente per verificare lo stato di salute con apposite indagine (VTA – valutazione della stabilità degli alberi); nuove piantumazioni; alberi maturi deperiti per la siccità.

Le analisi di 6 agronomi

Per la prima tipologia, sono stati esaminati con cura 500 alberi ad alto fusto di diversa specie ed età, distribuiti su tutto il territorio comunale. A seguito delle analisi effettuate da 6 diversi agronomi specializzati del settore, è emersa la necessità di provvedere all’abbattimento di 59 alberi radicati in contesti diversi. In particolare si rilevano criticità per i filari alberati di via De Gasperi e Fontanili, interessate da 19 abbattimenti, e alcuni alberi a fine ciclo di vita in piazza Visconti e piazza Libertà, oltre ad altri in scuole e parchi. Il loro abbattimento avrà un impatto visivo forte, trattandosi di alberi grandi e a volte monumentali, ma il rischio crollo è molto alto e rappresentano un pericolo per la sicurezza di pedoni e automobilisti.

La siccità mette in sofferenza gli alberi

Il bilancio degli abbattimenti si aggrava quest’anno per gli effetti della siccità e del cambiamento climatico. E’ una situazione di emergenza, come è stato sottolineato nel forum Siccità organizzato a Milano nel mese di marzo: nel solo Comune di Milano sono andate perdute oltre 15.000 piante – tra essenze appena messe a terra e piante adulte. Nei comuni della Città metropolitana di Milano la siccità ha ucciso il 25% delle piantagioni forestali realizzate direttamente da ForestaMi. Nel Comune di Rho si è cercato di far fronte alla siccità intensificando le annaffiature in modo significativo per sostenere le nuove piante e ridurre le perdite: su 700 nuovi impianti di alberi grandi le perdite si attestano intorno al 20%, mentre gli impianti forestali, con piante più piccole e giovani, intorno al 10%. La grave siccità e il cambiamento climatico colpiscono anche gli alberi già radicati e portano forti criticità ad alcune specie originarie del nord, come i pini, gli abeti e le betulle: abbiamo un centinaio di alberi completamente rinsecchiti e molti in sofferenza. «Stiamo completando il monitoraggio di tutto il territorio, sia delle nuove piantumazioni che degli alberi già adulti – spiega l’agronomo Paolo Luigi Monti – Il cambiamento climatico ci impone di rivedere le modalità di cura del verde, destinando nuove risorse alle annaffiature per non perdere il patrimonio verde, ma anche di ripensare alle tipologie di essenze e alla gestione delle nuove piante. Il 2022 è stato l’anno più caldo e meno piovoso di sempre e il 2023 non sembra essere da meno».

I nuovi arrivi

Tutti gli alberi abbattuti verranno regolarmente sostituiti con un numero doppio di giovani esemplari, così come previsto dal vigente Regolamento comunale per la tutela del verde e del patrimonio arboreo. «L’emergenza climatica è evidente e colpisce anche il nostro territorio. Rispetto alle perdite di alberi nella Città Metropolitana, ci attestiamo su valori migliori grazie all’impegno costante del nostro agronomo Monti e dei tecnici per tenere il vita le piante con numerose innaffiature. Questo ci ha permesso di salvare molti alberi, ma molti invece non ce l’hanno fatta – commenta l’assessora all’Ambiente Valentina Giro – L’impegno per i prossimi anni è chiaro: recuperare le alberature perse, implementare nuove aree verdi, ma allo stesso tempo far fronte alla siccità con misure straordinarie. Tra queste anche l’implementazione di sistemi di irrigazione con acqua non potabile, già in corso, che ci permettono di avere un minore impatto ambientale e conservare l’acqua potabile».

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Pubblicato il 20 Aprile 2023
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