A Rho la 3^ serata della rassegna “Alla radice delle parole – I poeti dialettali del milanese”
La manifestazione è organizzata dall’Associazione Gruppo Culturale Amici di Mazzo (AGCAM). I posti disponibili per il pubblico sono andati molto presto “sold out”
Si è tenuta lunedì 27 marzo la 3^ serata della rassegna “Alla radice delle parole – I poeti dialettali del milanese”. L’evento si è tenuto presso il “Caffè Matteotti”, nella omonima via di Rho.
La manifestazione è organizzata dall’Associazione Gruppo Culturale Amici di Mazzo (AGCAM). I posti disponibili per il pubblico sono andati molto presto “sold out”, a conferma della bontà e del successo che sta riscuotendo la rassegna. Ospite della serata era Davide Romagnoli. Dopo un breve saluto di apertura e benvenuto a cura del Presidente di AGCAM Alberto Aguzzi, ha preso la parola Luisa Cozzi, direttrice di “Poetando” che ha dialogato con il poeta, sviscerandone le motivazioni che lo hanno spinto a scrivere in dialetto milanese. Romagnoli, giovane (nato nel 1988) e talentuoso poeta dialettale della provincia a Sud di Milano, che con la sua opera prima, “EL SILENSI D’I FÖJ DRU”, ha espresso la sua massima poesia esistenzialista destando l’interesse di critici e poeti del calibro di Franco Loi, Giancarlo Pontiggia e Milo de Angelis; Romagnoli ha letto alcune poesie della citata opera, più alcuni inediti della sua ultima fatica e di imminente pubblicazione.
Ma perché un trentenne di area lombarda dovrebbe scrivere in dialetto milanese? La risposta la dà lo stesso autore: “Le storie che ho sentito erano per la maggior parte in dialetto e quindi da lì, volendomi ricollegare alla dimensione dell’infanzia, legata a un territorio specifico, mi è sembrata un’opportunità “forte” per recuperare la verità di quelle storie, di quei momenti; l’autenticità, diciamo, della mia esperienza rispetto alle altre. Penso che in poesia sia una cosa essenziale”.
Davide Romagnoli è anche il fondatore e principale compositore del progetto musicale “Goodbye, Kings”. Tra i presenti, molto gradito, anche il poeta dialettale Francesco Piscitello (ospite della seconda serata lo scorso febbraio), che ha letto due delle sue poesie. A metà serata un simpatico ed apprezzato momento conviviale, in compagnia di un calice di Barbera e del tradizionale “pan e salam”, degni della migliore tradizione milanese e lombarda, soprattutto quando si è tra amici. Al termine dell’incontro, un piccolo dibattito che ha coinvolto il partecipativo ed attento pubblico, che ha chiesto ulteriori informazioni a Romagnoli, toccando anche il delicato tema di come viene “trattata”, oggi, la poesia nell’ambito dell’istruzione; purtroppo e non sempre, come meriterebbe…
Appuntamento a tutti per la 4^ serata della rassegna, che si preannuncia densa di grandi aspettative
e…”sorprese”.
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