Incontri, spettacoli, marce: dopo i 49 arresti, Rho si mobilita contro le mafie
Ospiti a Rho nel mese di marzo Nando dalla Chiesa, don Massimo Mapelli e don Maurizio Patriciello. Prevista l'inaugurazione di una targa al Parco della Legalità
“A Rho la mafia c’è. Ma Rho c’è contro la mafia”. Con questa frase del Sindaco Andrea Orlandi si era chiusa, il 28 novembre scorso, la serata che vide protagonisti all’auditorium di via Meda il procuratore aggiunto della DDA di Milano Alessandra Dolci, il ricercatore e formatore dell’osservatorio sulla criminalità organizzata CROSS-UNIMI Mattia Maestri e il giornalista de “Il Fatto Quotidiano” Mario Portanova.
La grande partecipazione di pubblico, a pochi giorni dai 49 arresti della settimana precedente, che hanno dimostrato come la “locale” della ‘ndrangheta di Rho si sia radicata seguendo stili e simboli tipici di questo fenomeno, ha dimostrato che la città sa rispondere alla presenza della malavita organizzata ritrovandosi unita e compatta attorno a valori fondamentali di legalità e giustizia.
Il procuratore Alessandra Dolci è stata molto chiara: “Dobbiamo tutti prestare attenzione e scegliere da che parte stare. Nei piccoli centri non si può dire che certe cose non si sappiano. Ci sono indicatori di anomalia che non possono sfuggire”.
Per continuare a testimoniare che Rho c’è contro la mafia e che la città non è disposta a cedere a logiche che non le sono proprie, il Comune ha deciso di proseguire in questo cammino di legalità con tre azioni: costituendosi parte civile nel processo contro i 49 arrestati, continuando a lavorare nelle scuole per tenere aggiornati e informati i più giovani, organizzando altre occasioni di riflessione. In questa linea si colloca un programma che nel mese di marzo vedrà importanti appuntamenti e di cui forniamo alcune anticipazioni.
Lunedì 6 marzo alle ore 21, sempre all’Auditorium di via Meda, dopo i saluti del Sindaco Andrea Orlandi, interverrà il professor Nando dalla Chiesa, docente di Sociologia della criminalità organizzata e presidente onorario di Libera. Accanto a lui Lorenzo Frigerio, coordinatore di Libera Informazione. La serata, come la precedente, è organizzata dall’Assessorato alla legalità guidato da Nicola Violante in collaborazione con la Commissione antimafia e legalità presieduta da Clelia La Palomenta. Dalla Chiesa, figlio del generale Carlo Alberto ucciso a Palermo il 3 settembre 1982 insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro, studia da tutta una vita l’evoluzione della presenza e delle dinamiche delle mafie nel nostro Paese. Si soffermerà in particolare su quanto accade nel Nord ovest milanese.
Il 21 marzo Rho aderirà alla manifestazione nazionale a Milano promossa da Avviso Pubblico, nella giornata in cui si ricordano le vittime della mafia. Il 22 marzo alle ore 10 al “Parco della Legalità” verrà svelata la nuova targa posta sul cancello d’ingresso. Gli studenti presenteranno i lavori che stanno preparando, dedicando alcuni alberi presenti nel parco ad altre vittime. Infine, il 25 marzo il Teatro De Silva ospiterà alle ore 21 lo spettacolo teatrale “Pi amuri – Ballata per fiori innamorati” che dà voce a tre donne che si sono ribellate al potere mafioso: Rita Atria, Piera Aiello e Saveria Antiochia. Lo spettacolo è dedicato a Lea Garofalo e Denise Cosco.
In città, non è soltanto l’Amministrazione comunale a impegnarsi attivamente nel contrasto alla ‘ndrangheta sul nostro territorio. Le parrocchie cittadine, con il patrocinio del Comune di Rho, hanno scelto di stimolare la riflessione sulla legalità, organizzando due importanti incontri con testimoni della lotta alle mafie.
“La Chiesa di Rho offre alla nostra città, amata e bellissima, una parola evangelica sulla legalità, perché i suoi abitanti meritano di ascoltare queste limpide parole – spiega a nome di tutti i sacerdoti, le religiose e i fedeli laici il prevosto don Gianluigi Frova – Abbiamo scelto di intitolare questo percorso “Sia il vostro parlare sì sì, no no”, traendo spunto dal Vangelo secondo Matteo e avvertendo con particolare forza il dovere della chiarezza di fronte alle mafie”.
Venerdì 17 febbraio, alle ore 21, sarà l’Auditorium Maggiolini di via De Amicis 15 a ospitare la testimonianza di don Massimo Mapelli e dei ragazzi della “Libera Masseria” di Cisliano, un bene confiscato alla famiglia Valle, famiglia della ‘ndrangheta calabrese che operava vicino Milano. Titolo della serata è “I giovani della Libera Masseria di Cisliano dicono no alla ‘ndrangheta”.
Venerdì 3 marzo sarà a Rho un altro grande testimone del nostro tempo: don Maurizio Patriciello, parroco a Caivano (Napoli), in prima linea nella “terra dei fuochi”, si è battuto e si batte contro la camorra e lo spaccio di droga. Per questo suo impegno è da diverso tempo sotto scorta a causa delle minacce che gli sono state rivolte dai clan dei casalesi.
Don Patriciello sarà protagonista di due diversi appuntamenti: alle 10 sarà possibile un incontro con gli studenti di alcune scuole secondarie di secondo grado della città; alle ore 21 nella chiesa di San Vittore interverrà sul tema “Consolate, consolate il mio popolo (ferito dalla camorra)”.
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