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Da Fondazione Cariplo 190mila euro a Rho per il progetto “Antenne in rete”

Il Consiglio di Amministrazione di Fondazione Cariplo ha deliberato di concedere un contributo di 190.000 euro per il progetto ''TEAM 4 TEEN. Antenne in rete per il benessere dei ragazzi e delle ragazze''

Generico 26 Dec 2022

Il Consiglio di Amministrazione di Fondazione Cariplo ha deliberato di concedere un contributo di 190.000 euro per il progetto ”TEAM 4 TEEN. Antenne in rete per il benessere dei ragazzi e delle ragazze’‘, nell’ambito del bando “ATTENTAMENTE Prendersi cura del benessere emotivo, psicologico, relazionale di bambine e bambini, ragazzi e ragazze”. I fondi sono assegnati alla cooperativa sociale Intrecci, ente capofila. Partner di progetto sono Associazione Comunità Nuova, Fondazione Centro di Consulenza per la Famiglia, Cooperativa Arca di Noè, Cooperativa LaFucina, Cooperativa Lotta Contro L’Emarginazione.

«É emerso preponderante durante la pandemia da COVID 19 un allarme in termini di malessere psicologico, economico e sociale di maggior impatto sul target bambini, adolescenti e giovani – spiegano i promotori del progetto – Si è evidenziata una fragilità e in alcune occasioni una mancanza di modelli educativi e talvolta di disfunzionalità da parte del mondo adulto, che dovrebbe fungere da guida, sostegno e contenimento delle sofferenze dei minori. Questo scenario che il post epidemia ha attivato ha dato maggior spinta alla richiesta da parte delle strutture di welfare locale del territorio rhodense di implementare e ampliare le reti di sostegno a fronte della nascita di nuovi bisogni e problemi e di un aumento delle fragilità più note».

L’obiettivo generale del progetto è l’intercettazione precoce e l’accompagnamento delle situazioni di disagio pre-adolescenziali e adolescenziali presenti sul territorio di Rho che necessitano di una risposta aggiuntiva sul piano socio-educativo e comunitario, oltre che psicopedagogico. Si vuole costruire una rete territoriale eterogenea, composta dai partner di progetto, dalle tradizionali agenzie educative già presenti (scuole, parrocchie, associazioni sportive), dai servizi specialistici (UONPIA) ma anche da soggetti del settore profit (ad esempio i commercianti) che, proprio in ragione della propria attività, incontrano quotidianamente i ragazzi.

Tale rete territoriale si propone di costruire un “Protocollo Benessere” che possa mettere al centro i ragazzi e le ragazze. I destinatari privilegiati sono i ragazzi e le ragazze dai 14 ai 17 anni che abitano a Rho o vi frequentano le scuole superiori di I e II grado, che sono già in situazione di vulnerabilità o di forte sofferenza emotiva, relazionale, psicologica o psichica. Oltre ai minori, destinatari sono anche le figure loro di riferimento: genitori, insegnanti, adulti, cittadini che si interfacciano per diversi motivi e con diversa intensità e frequenza con loro.

Saranno attivati dei veri e propri dispositivi nei diversi luoghi della città che possano svolgere un’azione di intercettazione dei ragazzi e delle ragazze. Ad esempio attraverso l’attività del Ludobus, un pulmino capace di trasformarsi in un vero e proprio parco divertimenti, si proporranno diverse attività socio-animative nei luoghi più significativi della città oltre a entrare, quando possibile, in contesti scolastici, polisportive, oratori, ecc. Gli operatori intercetteranno ragazzi, adolescenti e famiglie proponendo momenti di dialogo e divertimento. Se capteranno segnali di degrado, problematicità, eventuali situazioni di sofferenza, segnaleranno alla rete che di volta in volta sceglierà quali azioni intraprendere per il benessere di ognuno.

Si proporranno eventi con figure “testimonial” e si coinvolgerà l’Associazione commercianti per diffondere una cultura maggiormente attenta ai ragazzi e alle ragazze e al loro benessere.

Nelle scuole saranno proposte attività di sensibilizzazione e approfondimento dei temi emergenti (identità di genere, disorientamento sessuale, disturbi alimentari, autolesionismo, …), ma anche spazi educativi che permettano informazione, prevenzione e riduzione dei rischi connessi all’utilizzo di alcool e sostanze stupefacenti, la prevenzione della violenza di genere e all’interno delle relazioni intime fra adolescenti, la gestione dei conflitti e la valorizzazione delle relazioni positive e di mutuo-aiuto all’interno del gruppo dei pari.

In fase finale di progetto, che ha una durata pari a 24 mesi, si intende offrire alla cittadinanza un evento, verosimilmente sotto forma di convegno, in cui potranno essere restituiti gli esiti del progetto stesso, in termini quantitativi e qualitativi, le azioni svolte e i risultati raggiunti. Si intende inoltre presentare in quell’occasione formale anche il protocollo benessere sottoscritto. I soggetti coinvolti lavorano già in stretta sinergia e a geometrie variabili, anche all’interno di alcuni partenariati formalizzati, come i Progetti Gener-Azioni Cooperative, Una scuola condivisa, Pomeriggi-IN (di prossimo avvio).

«Un regalo natalizio tanto desiderato per i giovani della città – commenta l’assessore a Giovani e Scuola, Paolo Bianchi -. A fronte dei 197.400 euro richiesti, il finanziamento a Intrecci è pari a 190.000 euro. Un ottimo risultato, avendo Fondazione Cariplo raddoppiato la cifra iniziale a disposizione da 2,5 a 5 milioni, per far fronte a richieste che di fatto raggiungono i 20 milioni. Sono molto contento perché si tratta di un progetto che vuole intervenire sulla fragilità dei ragazzi, attraverso azioni di messa in rete dei servizi che già esistono, il rinforzo degli sportelli di ascolto scolastici, la valorizzazione dei luoghi di aggregazione della città e il lavoro di strada».

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Pubblicato il 29 Dicembre 2022
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