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Concerto per la pace a Mazzo di Rho

Si è tenuto lo scorso sabato 2 aprile, presso la Chiesa di Santa Croce in Mazzo di Rho, il Concerto Straordinario per la Pace “Una voce per la pace”, con il sostegno dell’Ufficio della Pace del Comune di Rho

Concerto per la pace a mazzo di Rho

Si è tenuto lo scorso sabato 2 aprile, presso la Chiesa di Santa Croce in Mazzo di Rho, il Concerto Straordinario per la Pace “UNA VOCE PER LA PACE”, con il sostegno dell’Ufficio della Pace del Comune di Rho, dell’’Assessorato alla Cultura del Comune di Rho, della Caritas Ambrosiana, dell’Ufficio Pastorale Liturgico della Diocesi di Milano e dell’Associazione “GRUPPO CULTURALE AMICI DI MAZZO”.

Il Maestro Giovanni Scomparin, ideatore e curatore della serata “PRO PACE”, ha avuto l’idea di realizzare la serata musicale: un monito per fermare la guerra, portatrice solo di immani tragedie e di barbarie. All’evento hanno aderito Carlo Borghetti – Vice Presidente Consiglio Regione Lombardia, Andrea Orlandi – Sindaco di Rho, Maria Rita Vergani – Vice Sindaco di Rho, Paolo Bianchi – Assessore alla Pace Comune di Rho, Valentina Giro – Assessore alla Cultura Comune di Rho, Nicola Violante – Assessore al Bilancio Comune di Rho, Enza Sesti – Docente e Giornalista che ha presentato la serata. Ha dato anche la sua disponibilità il Parroco Don Diego Crivelli. Erano presenti il Coro Stella Alpina di Rho, la Corale San Pietro, il Coro I San Pietrini e la Schola Cantorum di Mazzo. La popolazione rhodense ha risposto con grande partecipazione, riempiendo la parrocchia mazzese. La purezza dei cori eseguiti ha subito preso il sopravvento, in un crescendo di emozioni e commozione. E’ stata portata la testimonianza di una famiglia ucraina, rifugiata in Italia e composta da Elizaveta Bulakhova, Bogdan Bulakhov, Liliia Aliieva e Safina Aliieva. I loro cari sono rimasti in Ucraina, qualcuno di essi a combattere per la libertà.

«Hanno portato le testimonianze delle orribili atrocità che stanno avvenendo nel loro Paese. A seguire – spiegano i promotori la lettura della bella e più che mai attuale poesia di Gianni Rodari “PRO MEMORIA”, che elenca in maniera semplice ma allo stesso tempo con chiarezza e senza ombra di dubbio tutte le cose che noi possiamo fare nell’arco della giornata; e tra le cose da non fare MAI, è proprio la guerra! Altro toccante momento, l’inno nazionale ucraino, con Bogdan Bulakhov alla tromba, accompagnato da Carlo Borghetti all’organo. In Ucraina Bogdan suonava con passione questo strumento ma, nella concitazione di fuggire, non l’ha potuta prendere e così la tromba che ha suonato nel concerto, gli è stata cortesemente “prestata”, per permettergli di regalarci questa emozione. Esaurito il programma ufficiale in “scaletta”, il Maestro Scomparin ha riservato l’ultimo “brivido”: oltre alle quattro corali, ha invitato i presenti a cantare, tutti insieme, “Dolce è sentire”, dal film “Fratello Sole, Sorella Luna” di Franco Zeffirelli, musicata da Riz Ortolani. Il modo più degno ed emozionante di chiudere una serata che rimarrà nei cuori di tutti. Una serata che, come è nelle intenzioni di Scomparin, non rimarrà un episodio isolato. È infatti in previsione, con i tempi e la preparazione necessari all’organizzazione, di ripetere una serata dedicata alla pace, magari sempre nel periodo pre-pasquale, con i valori spirituali che regala questo periodo dell’anno. Ci sarà finalmente, prima o poi, un tempo dove le guerre avranno cessato di esistere, perché ai nostri figli e ai nostri nipoti, DOBBIAMO lasciare una speranza e una luce per il futuro, altrimenti tutto sarà cancellato dalla barbarie e dalla violenza. E questo non dovrà MAI accadere!!!».

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Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 05 Aprile 2022
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