In tremila alla fiaccolata di Rho per la pace in Ucraina
Un fiume di persone ha risposto all'appello del Comune di Rho organizzatore, martedì sera (1 marzo) della fiaccolata in solidarietà del popolo ucraino
Tremila fiaccole per la pace in Ucraina. Un fiume di persone ha risposto all’appello del Comune di Rho organizzatore, martedì sera (1 marzo) della fiaccolata in solidarietà del popolo ucraino. L’appello alla Pace è in collaborazione con tutti i Sindaci della zona e le realtà associative del territorio.
Dal palazzo comunale in Piazza Visconti la fiaccolata si è spostata fino in piazza San Vittore, con un breve percorso nel cuore della città. Accanto al sindaco Andrea Orlandi e alla giunta comunale, erano presenti i rappresentanti del Consiglio comunale.
«Il nostro è da sempre un territorio di pace,- dichiara il sindaco Orlandi, – e ribadiamo la nostra ferma contrarietà ad ogni guerra, un appello al dialogo e la massima solidarietà al popolo ucraino».
Il territorio del Nord Ovest ha risposto subito all’appello del Sindaco Andrea Orlandi attraverso la partecipazione dei sindaci di Arese, Baranzate, Bollate, Cesate, Cornaredo, Garbagnate Milanese, Lainate, Novate Milanese, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Senago, Settimo Milanese, Solaro, Vanzago, insieme a persone di fedi diverse, come ortodossi, cattolici, comunità islamica, al Consiglio dei Migranti, le associazioni, le scuole ma soprattutto tante bambine e bambini insieme alle loro famiglie, le ragazze e i ragazzi che animano gli oratori cittadini.
In piazza San Vittore dove, dal sagrato della chiesa, centro e cuore di Rho i partecipanti hanno potuto ascoltare le poche ma toccanti parole di Angela Kilat, portavoce della comunità ucraina e del Consiglio Migranti a Rho e del Vescovo Luca Raimondi. Ha poi commosso la preghiera letta da Aris della comunità ortodossa, a dimostrare che il bene e il rispetto della vita parlano al cuore di tutti con le stesse parole, senza distinzioni..
La manifestazione si è conclusa con le parole del sindaco Andrea Orlandi, portavoce di tutti i sindaci presenti:
«L’immagine di questa serata mi accompagnerà per sempre. Eravamo circa 3.000 in una piazza piena per gridare il nostro NO alla guerra e SÌ alla pace e per far arrivare la nostra voce di solidarietà al popolo ucraino. La città non ha mai visto tante persone radunate! Dopo la prima notte di guerra in Ucraina, ci siamo svegliati con un senso di amarezza, impotenza, tristezza, inquietudine. La reazione è stata bellissima, tutte le piazze in molte parti del mondo si sono risvegliate e si è risvegliata una coscienza civile: siamo tutti insieme di fronte a un destino comune. Ci sono purtroppo numerosi conflitti, ma questo ci ha toccato profondamente, anche per la presenza radicata nelle nostre città della comunità ucraina. Possiamo orgogliosamente dire che Rho, il Rhodense e tutto il Nord Ovest ci sono anche questa sera per affermare senza esitazione di essere per la pace e per rinnegare la guerra. Per noi è semplice, ma nelle piazze russe ci sono stati più di 3mila arresti per aver manifestato contro la guerra e le decisioni prese da Putin contro l’Ucraina. Là manifestare vuol dire mettere a rischio la propria vita: un grande applauso va a tutti i russi che continuano a scendere in piazza e fanno arrivare anche la nostra voce a Putin. Il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha recentemente ricordato come il rispetto e la fiducia siano i migliori valori da insegnare ai bambini come basi per educare alla pace. Spetta quindi a noi adulti la responsabilità nel crescere su questi valori le nuove generazioni. La fiaccolata non deve essere un episodio sporadico, ma dobbiamo partire da queste piazze per comportarci in modo coerente ricordando i principi della pace che devono essere pratica da perseguire ricordando anche che la pace implica delle rinunce . Come Comune abbiamo scelto di non dimenticare questo momento illuminando Villa Burba in modo permanente fino al termine del conflitto per ricordare le vittime innocenti e le persone che devono chiudere la propria vita in un trolly. E’ importante che non ci sia indifferenza, il male peggiore di questo periodo, rispetto a chi è in difficoltà. Grazie ai sindaci dei Comuni, alle Forze dell’ordine, al Consiglio Migranti, alle associazioni e alle comunità delle diverse fedi religiose, a tutti i cittadini e le cittadine, nonché a all’assessore Paolo Bianchi e allo staff del Comune per aver permesso che si realizzasse questo momento marcia».
Nei giorni scorsi anche a Legnano, Busto Garolfo, Canegrate, Dairago, Parabiago, Nerviano sono stati organizzati presidi per la pace in Ucraina. Sulle facciate di diversi municipi del territorio sono comparse inoltre le bandiere della pace e i comuni dell’Alto Milanese hanno avviato l’iniziativa “SOS Ucraina Alto Milanese”, ovvero una raccolta fondi veicolata su un unico IBAN per tutto il territorio – IT76I0103032420000063126862 – le cui risorse, grazie anche alla collaborazione delle associazioni della zona che sono in contatto con la comunità ucraina, serviranno per «offrire un reale sostegno al popolo ucraino e dare un aiuto concreto per la ricostruzione futura dei paesi danneggiati». Anche cittadini e associazioni si stanno mobilitando per portare aiuti alla popolazione raccogliendo beni di prima necessità da inviare in Ucraina.
L’Alto Milanese si mobilita per l’Ucraina: tutte le raccolte per fondi e beni di prima necessità
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