All’ospedale di Rho è nata la figlia di una profuga ucraina: “Un germoglio di pace”
La bambina è stata messa alla luce ieri all’ospedale di Rho da una giovane donna profuga ucraina dopo un lungo viaggio. Il compagno è stato richiamato alle armi.
«Un lieto evento, un germoglio di pace, tra le rovine di una guerra sanguinosa». Così la vice presidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti annuncia con gioia la nascita di una bambina, messa alla luce ieri all’ospedale di Rho da una giovane donna profuga ucraina giunta in Lombardia da pochi giorni, definendola «uno straordinario segno di speranza». La piccola, il cui padre è purtroppo rimasto in Ucraina, sta bene. così come la madre.
Fino a pochi giorni fa la ragazza, nata nel 1991, viveva a Ternopil, in Ucraina, con il compagno e la figlia di 8 anni. Faceva una vita come tante. Era al nono mese di gravidanza, quando il giorno 24 febbraio del 2022 è stata annunciata l’invasione russa e il compagno è stato richiamato alle armi. Nella mente dell’uomo è comparso subito un solo pensiero: “Io vado in guerra, ma voi dovete andare verso la pace”. E allora è stata immediata la decisione di far partire moglie e figlia, per attraversare il confine della vicina Polonia.
Il tempo di caricare l’auto e mamma e figlia sono partite, lasciando la propria casa in cui erano state preparati cameretta, vestitini per la neonata in arrivo e una culletta coperta da un velo lilla. La Polonia sembrava vicina, dista solo tre ore di auto da Ternopil, ma alla frontiera la donna gravida ha trovato almeno 15 km di coda. In Italia c’era la madre di lei ad attenderle. Un viaggio da sola, al nono mese di gravidanza e con una bambina piccola da accudire. La neomamma racconta che al confine vengono reclutati dall’esercito gli uomini di nazionalità ucraina, solo donne e bambini possono passare: c’è confusione, alcune donne non hanno la patente e non hanno mai guidato. Madre e figlia si sono chiuse in macchina: fuggiaschi disperati hanno cercato insistentemente un passaggio oltre confine. Finalmente dopo tre giorni madre e figlia sono riuscite a passare la frontiera polacca e successivamente a raggiungere l’Italia, dove ad attenderle hanno trovato la madre di lei. Finalmente al sicuro, ma lontani dal compagno e dal papà. Sono iniziate le contrazioni: il 28 febbraio la donna è stata ricoverata in travaglio all’ospedale di Rho e poco dopo la mezzanotte, il 1 marzo 2022, è nata una bellissima bambina che pesa 3000 gr. Attraverso una videochiamata il papà, in terra ucraina, è riuscita a vedere la sua bambina. Sembra un racconto romanzato, ma è realtà, in un 2022 in cui la guerra non è un ricordo. Anche il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, informato della notizia, ha voluto personalmente fare alla donna gli auguri per il lieto evento, inviando un messaggio di speranza, ovvero che presto possa esserci il ricongiungimento di tutta la famiglia.
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