Cantiere del Ponte di Mazzo: nuova data per la riapertura
Ridefiniti i tempi delle lavorazioni in seguito alle ripercussioni dovute al Covid e alle disponibilità di RFI (Reti Ferroviarie Italiane) per lavorare sopra le linee ferroviarie in assenza di traffico
Definito in questi giorni il nuovo cronoprogramma degli interventi per riposizionare le nuove travi e completare i lavori necessari per riaprire, in sicurezza, il ponte di Mazzo: una fase in cui la direzione lavori e l’impresa devono necessariamente coordinarsi con RFI (Reti Ferroviarie Italiane) per gestire le lavorazioni interferenti con il transito dei treni, che passano proprio sotto al ponte. La data di termine dei lavori e quella, presunta, di riapertura del Ponte alla circolazione dei mezzi, sono state modificate rispetto alle previsioni iniziali, in base alle autorizzazioni e alle disponibilità di Ferrovie.
«Tutte le lavorazioni da eseguire nel tratto di ponte che sta sopra i binari devono essere definite con Rfi in quanto potenzialmente pericolose per caduta materiali, presenza di più linee in tensione elettrica e così via – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici, Maria Rita Vergani -. Siamo quindi vincolati alle loro disponibilità: è fondamentale che non ci sia passaggio dei treni durante i lavori, garantito dalla vigilanza apposita del personale di RFI, per un intervallo di tempo necessario a eseguire specifiche operazioni, alcune non semplici e nemmeno brevi, come la ricollocazione delle nuove travi (le vecchie erano state rimosse a novembre). Il ponte si trova proprio al di sopra dell’incrocio di due linee ferroviarie con due binari ciascuna, tratte importanti per la circolazione di treni merci e passeggeri. La difficoltà di riuscire a interdire le due linee ferroviarie contemporaneamente rende complessa ed articolata la programmazione del lavoro. Gli spazi temporali per l’esecuzione di questi interventi sono stati confermati da RFI anche sulla base del loro piano di traffico, anche commerciale, e della disponibilità del personale necessario a garantire la sicurezza, motivo per cui il cantiere ha risentito anche della riorganizzazione dell’attività a seguito del Covid».
La prima finestra utile per operare sul tratto sopra i binari sarà nella seconda settimana di giugno, per poi proseguire fino all’ultimo intervento, a fermo traffico ferroviario, entro la fine del mese di agosto. Nelle settimane successive saranno quindi eseguite tutte le opere stradali finalizzate alla riapertura al transito e le necessarie operazioni di collaudo «A febbraio 2020, quando è stato chiuso il ponte a fronte di una perizia che non garantiva più la sicurezza di chi lo doveva percorrere, avevamo previsto la riapertura dopo 18 mesi, quindi ad agosto 2021 – commenta Vergani – Ancora non sapevamo dell’epidemia Covid e delle ripercussioni che avrebbe avuto, tra lockdown, contagi e rallentamenti sull’organizzazione dei lavori e sul cantiere: oggi possiamo dire che il nuovo cronoprogramma prevede l’apertura del ponte ai cittadini presumibilmente per fine settembre, previa esecuzione del collaudo statico».
I ritardi delle lavorazioni sposteranno il termine contrattuale dei lavori oltre l’apertura al traffico dello stesso ponte. «Avendo dato la priorità ai lavori necessari per poter riaprire il ponte in sicurezza e lasciando ad una fase successiva quelli più di “finitura e completamento” – afferma l’assessore -. L’obiettivo è quello di ridurre il più possibile i disagi ai cittadini, causati dagli effetti dell’epidemia sul cantiere, dalla disponibilità del personale ferroviario al controllo per i lavori in sicurezza sui binari e dalla programmazione del traffico treni da parte di RFI.
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