Rho: stop alle esondazioni del Bozzente a Biringhello, al via l’indagine archeologica di Aipo
AIPO avvisa i proprietari dei terreni sulla necessità di indagine archeologica, ambientali e geotecniche propedeutica alla stesura del progetto. Mancata la comunicazione al Comune di Rho
In questi giorni i proprietari dei terreni situati nell’area Biringhello hanno ricevuto l’avviso che Aipo (Agenzia Interregionale Fiume PO), ente attuatore incaricato da Regione Lombardia e responsabile della completa progettazione, aveva necessità di effettuare delle indagini archeologiche, ambientali e geotecniche propedeutiche alla progettazione dell’intervento per eliminare il rischio di esondazioni del Bozzente attraverso aree di invaso e laminazione naturale. «Purtroppo – spiegano dal Comune di Rho – Aipo non ha avvisato in anticipo il Comune, che a sua volta non ha potuto informare i proprietari dei terreni, su cui insiste il progetto, e i cittadini in generale della verifica delle condizioni necessarie per avviare finalmente l’importante intervento, che metterà in sicurezza l’area».
Vista la necessità di risolvere i periodici allagamenti a Biringhello in conseguenza dei sempre più numerosi e frequenti eventi di pioggia intensa, Aipo aveva predisposto uno studio di pre-fattibilità del progetto, approvato dal Comune di Rho, che risale al 2015. Aipo ha ricevuto i fondi da Regione Lombardia per dare vita al progetto vero e proprio, che richiede preliminarmente di raccogliere una serie di informazioni relative alla natura del terreno destinato all’intervento a Nord e a Sud della Statale del Sempione: ecco perché sono arrivate le lettere ai proprietari.
«Siamo molto dispiaciuti di non aver potuto informare i nostri cittadini dell’avvio dell’indagine propedeutica alla progettazione di un’opera molto attesa, che metterà finalmente in sicurezza Biringhello e tutta la zona urbanizzata di Rho – spiega l’assessore a Ecologia Gianluigi Forloni -. L’intervento rientra in un piano di riassetto del territorio dal punto di vista idraulico e permetterà di far fronte agli allagamenti, che si verificano in concomitanza con fenomeni metereologici straordinari la cui frequenza negli ultimi anni è aumentata. Le vasche di invaso e laminazione costituiscono un intervento light, senza cementificazioni, in grado di accogliere temporaneamente il surplus di acqua e poi rilasciarlo quando termina l’evento meteorico di particolare intensità. Quindi a parte il confinamento dei terreni non ci saranno opere strutturali particolarmente invasive e l’intervento potrà essere l’occasione per una riqualificazione del paesaggio. Abbiamo un esempio virtuoso di questo genere a Nerviano, dove i terreni sono rimasti a gestione agricola. Sarà comunque nostra cura informare la cittadinanza appena la fase progettuale condotta da Aipo sarà ad un livello più avanzato».
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