Fase 2, Rho lancia un piano di rilancio per la mobilità dolce
«E’ il momento delle mobilità sostenibile: pronto un piano di interventi per il potenziamento, il completamento e la messa in sicurezza degli itinerari ciclistici e lo sviluppo della ciclabilità diffusa». Con questo intento l’amministrazione comunale di Rho ha definito un piano di rilancio della mobilità dolce, dopo un confronto con gli uffici tecnici comunali sulla fattibilità, il tavolo della mobilità, gli incontri con FIAB Rho (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) e indicazioni emerse nelle conferenze nazionali. «Nella Fase 2 – spiega l’amministrazionecon il ritorno al lavoro ma con misure di comportamento da rispettare, le due ruote rappresentano ancora di più una valida alternativa per muoversi in sicurezza. Sono inoltre previste altre azioni per promuovere la mobilità dolce, tra cui una mappa delle piste ciclabili e il buono mobilità del Governo per l’acquisto di biciclette, e bike, monopattini elettrici».
Nel piano sono previsti interventi per il completamento e la realizzazione dei principali itinerari ciclistici e la creazione generale di adeguate condizioni di sicurezza per pedoni e ciclisti con interventi di moderazione del traffico: «La situazione di emergenza Covid-19, ha evidenziato tre aspetti molto importanti. – afferma l’assessore a Traffico, Viabilità e Mobilità, Gianluigi Forloni – Pochi mesi di lockdown hanno reso evidente il miglioramento significativo dell’aria e di tutto l’ambiente. Da qui la necessità di modificare profondamente una mobilità vecchia, inquinante basata sulle auto per poter dare finalmente un nuovo corso alla circolazione urbana. Il secondo aspetto si rifà al perdurare delle misure per il contenimento del coronavirus tra cui in primis il distanziamento sociale: le due ruote rappresentano una sicura e valida alternativa al mezzo privato e alle difficoltà nell’utilizzo del mezzo pubblico. Infine lo stesso governo ha deciso misure di sostegno alla mobilità dolce con il buono bici, un segnale incisivo dato a tutti i cittadini sull’acquisto di biciclette. A noi spetta migliorare, per quanto è in nostro potere, la sicurezza di pedoni e ciclisti uno degli elementi su cui l’attenzione è maggiore. E’ un’occasione da non perdere!».
Il piano vuole da un lato costruire una rete di collegamento tra gli itinerari principali di spostamento in città, dall’altro incentivare l’uso della bicicletta in centro e nei quartieri: breve termine – segnaletica orizzontale e verticale di facile attuazione; medio termine – interventi che comportano scelte di indirizzo più complesse; lungo termine – progetti e realizzazioni future approvate dal nuovo bilancio
– Breve termine: rifacimento della segnaletica già presente e realizzazione delle “Bike Line”, percorsi identificabili su sede propria, e zone 30, che costituiscono un aggiornamento del codice della strada. Si intende puntare sul concetto “meno piste ciclabili più strade ciclabili” e quindi adottare più zone 30, che consentano la percorribilità in corsia di biciclette e monopattini elettrici. In questo senso, nella scelta si privilegiano i percorsi verso le scuole e verso i parchi. A breve si dovrebbe procedere con la zona 30 in San Pietro che prevede anche queste modifiche. Non è escluso che si sperimentino tratti di zone 20 dove è la bicicletta che determina la velocità di percorrenza.
– Medio termine: possono essere sfruttate direttamente o indirettamente le risorse messe a disposizione dalla Regione Lombardia per interventi di piccola entità, ma più elaborati rispetto alla semplice segnaletica, per risolvere le situazioni più critiche di connessione fra i diversi percorsi.
– Lungo termine: saranno realizzati alcuni progetti già finanziati come la pista ciclabile Passirana-Terrazzano e la parte strutturale della Bicipolitana. Altri progetti potranno essere inseriti anche grazie alle risorse statali prevedendo la realizzazione nel 2021. Infine si può prevedere a una revisione light del PGTU – Piano generale del traffico urbano da proporre dopo l’approvazione del PGT – Piano governo del territorio, ma strettamente connessa ad esso. L’obiettivo è di ridisegnare sul medio periodo, 2-3 anni una pianificazione che introduca percorsi ciclabili nuovi che integrino la rete attuale e consentano attraversamenti Nord-Sud ed Est-Ovest senza soluzioni di continuità, molto è stato fatto, ma la strada per una città a misura di bicicletta è ancora lunga.
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