Sono 59 i pazienti gestiti nel reparto di Degenza e Sorveglianza dell’ospedale di Garbagnate Milanese. Il progetto nato su iniziativa del direttore generale dell’Asst Rhodense, Ida Ramponi, prevede la presa in carico di positivi al COVID-19 che necessitano di sorveglianza continuativa con prestazioni infermieristiche di base, tra questi anche persone che non hanno la possibilità di stare in isolamento nel proprio domicilio.

Dopo un mese di attività è stato traccia un primo bilancio: ad oggi i ricoverati sono 47, di età compresa tra i 24 e i 93 anni, dodici sono i dimessi dopo essere risultati negativi a due tamponi. Sono 30 i pazienti residenti nel territorio della Asst Rhodense, 29 di altri comuni afferenti agli ospedali Niguarda, Policlinico e i presidi di Melegnano Martesana. 29 anche i medici di base coinvolti.

Il coordinamento delle attività è affidato alla unità operativa Welfare Fragilità della Asst Rhodense, diretta da Sandro Fumagalli, che sta gestendo la rete tra i medici di medicina generale e i reparti di altre Aziende Ospedaliere lombarde.

«Durante la degenza il personale sanitario di Medi Casa ha monitorato quotidianamente la temperatura, la saturimetria ed i parametri vitali dei pazienti; ha somministrato la terapia domiciliare dei ricoverati già prescritta dal loro medico curante, ed ha eseguito anche test funzionali come quello del cammino – spiega Paolo Chiapponi, referente del progetto – La collaborazione tra l’area territoriale dell’ASST Rhodense, Medicasa, ente accreditato con regione Lombardia, e i medici di medicina generale si è dimostrata fondamentale nella lotta al Coronavirus garantendo un’assistenza di elevato profilo professionale ai pazienti».