Donna sui binari, il Vigile del fuoco fuori servizio che l’ha salvata: “Il treno era a 400 metri da noi”
La donna che stava camminando sui binari la sera giovedì 10 gennaio, è stata salvata da un Vigile del fuoco operativo alla caserma di Benedetto Marcello a Milano. Ad aiutarlo anche due pendolari che erano presenti sulla banchina
È stato un Vigile del fuoco, operativo nella caserma di Benedetto Marcello a Milano, a salvare la vita alla donna che, la sera giovedì 10 gennaio, stava attraversando i binari mentre un treno stava per entrare in stazione. Il pendolare, come sempre, si era recato a prendere il treno per andare al lavoro senza immaginare di trovarsi di fronte a una scena così imprevedibile e pericolosa. «Come sempre sono andato al binario 1 per prendere il treno diretto a Milano – racconta il Vigile del Fuoco Nicola Gurzì -. Subito dopo ho visto una donna in fondo al binario 1 che, appoggiandosi a due stampelle scendeva per attraversare i binari verso il binario 3. Non ci ho pensato due volte e mi sono messo a correre verso di lei e sono sceso sui binari per recuperarla, in quanto il treno che stava per entrare in stazione non era molto lontano».
“IN UN ATTIMO SAREBBE POTUTA ACCADERE UNA TRAGEDIA”
Il convoglio, al momento dei fatti era a 400-500 metri dalla fermata. In un attimo sarebbe potuta accadere una tragedia. L’intervento tempestivo e la collaborazione di altri passeggeri presenti sul binario 3 hanno, invece, permesso di mettere in sicurezza la donna in tempo. «Anche due persone che erano li in stazione mi hanno dato una mano – racconta il vigile del fuoco che da tempo abita a Legnano – Una volta che abbiamo messo in sicurezza la donna sulla banchina abbiamo chiamato i soccorsi che sono giunti in posto molto celermente. La polizia ha identificato chi ha dato una mano per aiutare la donna e io mi sono qualificato come Vigile del fuoco». Una storia finita bene solo grazie alla prontezza di spirito dimostrata da Gurzì che al momento dei fatti era fuori servizio. Ma un Vigile del fuoco resta tale in ogni momento della sua vita. Un elogio anche alla gentilezza e al coraggio dimostrato dai due uomini che hanno aiutato Nicola e la donna nel tornare sulla banchina.
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