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Polizia Postale, attenzione alle false convocazioni giudiziarie: è una truffa

La falsa convocazione presenta loghi istituzionali per rendere più credibile il messaggio e prospetta alla vittima un’inesistente indagine penale nei suoi confronti per i reati di pornografia infantile, pedofilia, esibizionismo e “cyberpornografia”

Polizia Postale

False convocazioni giudiziarie che sfruttano il nome del Capo della Polizia – direttore Generale della Pubblica Sicurezza che, nelle varie versioni, viene indicato a volte come capo di Europol, altre della “Polizia Nazionale” o di altri corpi di polizia. Ad allertare i cittadini di questa nuova campagna di phishing è la Polizia Postale che in questo periodo ha registrato divere segnalazioni. In realtà la truffa in sè non è una novità, nonostante ciò continua ad ingannare le vittime.

La falsa convocazione presenta loghi istituzionali per rendere più credibile il messaggio e prospetta alla vittima un’inesistente indagine penale nei suoi confronti per i reati di pornografia infantile, pedofilia, esibizionismo e “cyberpornografia”. Lo scopo è quello di causare nel destinatario uno stato di agitazione e di indurlo a ricontattare il truffatore entro 72 ore, inviando le proprie giustificazioni.

Dopo aver dato seguito alla richiesta, il truffatore chiederà alla vittima il pagamento di una somma di denaro per evitare la condanna. La Polizia Postale raccomanda di diffidare da simili messaggi: nessuna forza di Polizia contatta mai direttamente i cittadini, attraverso email o messaggi, per chiedere loro dati personali o pagamenti in denaro, con la minaccia di procedimenti penali a loro carico.

Clicca qui per consultare il sito della Polizia Postale oppure per presentare una segnalazione

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Pubblicato il 09 Luglio 2024
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