Lombardia prima in Europa per imprenditrici e lavoratrici autonome
È Confartigianato a rilevare la capacità delle donne di trainare il recupero dell’occupazione con percentuali da record
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La Lombardia delle imprenditrici festeggia l’8 marzo. In valore assoluto, infatti, la nostra regione conquista il primato, tra le 233 regioni europee, per il maggior numero di imprenditrici e lavoratrici autonome: ben 235mila. Tale traguardo è raggiunto grazie al traino delle imprese femminili, il 21,5% delle quali sono artigiane (oltre 39mila in Lombardia) con alcuni settori driver quali comunicazione e media digitali, economia digitale e modelli sostenibili, cura della persona.
È Confartigianato a rilevare la capacità delle donne di trainare il recupero dell’occupazione con percentuali da record: la Lombardia si posizione al terzo posto del podio con un aumento del 4,7% (dietro all’Emilia Romagna dove il numero di imprenditrici, professioniste e lavoratrici autonome è aumentato del 9% e alla Campania, con una crescita del 6,4%).
A livello provinciale, Milano si conferma un traino, con più di 66.000 imprese a tinte femminili, rappresentate per il 17% da imprenditrici artigiane.
«Sono evidenze che ci confermano quanto il nostro territorio sia accogliente nei confronti della libertà di
intraprendere e dove le donne non fanno eccezione. – commenta la presidente del Movimento Donne
Impresa di Confartigianato Imprese Alto Milanese, Giovanna Mazzoni –. Tuttavia non possiamo
ignorare il gender gap che permane ed è forse uno dei peggiori stereotipi di genere nel mercato del lavoro. Il
dato positivo che emerge dal nostro studio è che le imprese a guida femminile contribuiscono a combattere e
contrastare questa “piaga sociale”, offrendo alle giovani un esempio importante della concreta possibilità di
realizzare le proprie aspirazioni».
«A tal proposito è interessante sottolineare l’importanza delle imprese femminili nei settori figli della
transizione tecnologica e green in atto, ad alto tasso d’innovazione – rileva Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Lombardia – Certo è che c’è ancora molto da fare per riconoscere i meriti e le legittime aspettative delle imprenditrici, a cominciare da strumenti di tutela del lavoro autonomo, nonché da
infrastrutture sociali a misura delle imprese, per costruire una società realmente equa e inclusiva”.
«Tanti anche i problemi comuni con i colleghi uomini: fisco, burocrazia, credito, infrastrutture. Questioni
sulle quali si sollecita la politica ad ascoltare le ragioni delle imprese e a dare risposte concrete e immediate, affinché il sostegno all’imprenditoria sia, a tutti gli effetti, un pilastro della politica economica di questa
regione e di questo Paese. In particolare, un auspicio affinché venga sostenuto il coraggio femminile
d’intraprendere perché – come ci confermano anche i numeri – le imprese guidate da donne contribuiscono
in maniera importante al supporto all’occupazione femminile, tallone d’Achille del nostro sistema», conclude Franco Cordano, Presidente di Confartigianato Imprese Alto Milanese.
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