Regione Lombardia chiede al Governo il riconoscimento dello stato di emergenza per la Lombardia
Il governatore della Regione, Attilio Fontan ha formalizzata la richiesta al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ai ministri competenti e al capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio
La Regione Lombardia chiede il riconoscimento dello stato di emergenza di rilievo nazionale per la Lombardia. La richiesta è stata presentata oggi, martedì 25 luglio dal governatore della Regione, Attilio Fontana, che l’ha formalizzata al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ai ministri competenti e al capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. L’atto fa riferimento «agli eventi meteorologici avversi di significativa intensità che hanno causato danni intensi e dissesti in vari territori provinciali, a cui si aggiungono quelli in corso anche in queste ore».
Il governatore nel motivare la richiesta spiega come «nei territori interessati sia pienamente operativa la struttura sistema regionale di protezione civile” coordinata dall’assessore alla Sicurezza e Protezione Civile, Romano Maria La Russa, “per gli interventi necessari all’assistenza alla popolazione e la rimozione del materiale che ha invaso le strade, i centri urbani e coinvolto edifici pubblici e privati e per l’attivazione delle prime misure per il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture strategiche. Ad oggi risulta una prima stima di oltre 41,4 milioni di euro di cui 24,7 per il comparto pubblico e 16,7 per il comparto privato, ma mancano ancora le segnalazioni degli eventi degli ultimi giorni e di quelli in corso».
Per il primo periodo dal 3 al 7 luglio, particolarmente colpiti risultano i territori delle province di Bergamo, Como, Lecco e Mantova, e in misura minore anche le province di Brescia, Monza Brianza, Città Metropolitana di Milano e Varese. I danni sono stimati in 19,5 milioni di euro, di cui 12 relativi al comparto pubblico e 7,5 per danni a privati ed attività economiche e produttive. Per il secondo periodo, dall’11 al 14 luglio risultano particolarmente colpiti i territori delle province di Brescia, Como e Varese, e in misura minore anche le province di Bergamo, Lecco e Sondrio. I danni sono stimati in 21,9 milioni di euro, di cui 12,7 relativi al comparto pubblico e 9,2 per danni a privati ed attività economiche e produttive. Per il terzo periodo dal 15 al 21 luglio, particolarmente colpiti risultano i territori delle province della Città Metropolitana di Milano, delle province di Monza Brianza, Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova.
«I comuni stanno ancora caricando i dati sul sistema regionale Ra.S.Da e sono in corso i sopralluoghi dei funzionari degli UTR per verificare le segnalazioni – piega Fontana -. Visti gli eventi meteorologici attualmente in corso anche in questi giorni – conclude il governatore – la stima dei danni proseguirà nei prossimi giorni ed è, purtroppo, destinata ad aumentare».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.