La Regione avvia il progetto “Un futuro in Comune: per essere dalla parte di chi è vittima”
Il costo complessivo dell'intervento è di 301.112 euro, di cui 247.612 quale finanziamento concesso dal Ministero di Giustizia Dipartimento per gli Affari di giustizia
“Un futuro in Comune: per essere dalla parte di chi è vittima”. È il progetto avviato dalla Giunta di Regione Lombardia con il coinvolgimento di Comuni, Unioni e i Consorzi territoriali. L’obbiettivo, come ha spiegato l’assessore regionale a Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini, è quello di favorire la realizzazione di interventi rivolti all’assistenza e al sostegno delle vittime di qualsiasi violenza, consolidando e rafforzando le reti di assistenza già operative sul territorio.
Il progetto regionale intende consolidare gli interventi di assistenza e sostegno delle vittime di reati attivati dalle 12 reti già operative nei Comuni di Brescia, Bergamo, Como, Lecco, Cremona, Mantova, Monza, Lodi, Pavia, Rozzano, Varese, Milano. «L’obiettivo – ha aggiunto l’assessore Lucchini – è garantire l’implementazione dei servizi e degli sportelli a tutela e ascolto delle vittime di reato, al fine di migliorare l’organizzazione e l’accessibilità, nonché favorire la creazione di una rete integrata territoriale, attraverso specifici accordi e protocolli necessari per definire le modalità di collaborazione che coinvolgano i servizi sociali, le Forze dell’Ordine, il Tribunale, le scuole e gli Istituti di pena».
Il costo complessivo dell’intervento è di 301.112 euro, di cui 247.612 quale finanziamento concesso dal Ministero di Giustizia Dipartimento per gli Affari di giustizia e euro 53.500 quale cofinanziamento derivante da quota parte del costo del personale già in organico nei rispettivi Comuni.«Ancora una volta – ha evidenziato l’assessore – Regione Lombardia – dimostra di essere in prima linea nel sostegno delle vittime di reato che non vanno lasciate sole. Ricordo, a tal proposito, che la Lombardia è stata la prima Regione in Italia ad aver previsto, con legge regionale del 2018, la figura del Garante per la tutela delle vittime di reato».
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