Confartigianato a Governo: «Sbloccare la cessione dei crediti per garantire crescita e lavoro»
Confartigianato con un manifesto ha chiesto al Parlamento e al Governo di sbloccare la cessione dei crediti mobilitazione anche nell'AltoMilanese
«Bonus edilizia e riqualificazione energetica, sbloccare la cessione dei crediti per garantire crescita e lavoro». È quanto riporta il manifesto redatto da Confartigianato impegnata a chiedere la modifica dell’articolo 28 del Decreto Sostegni ter. Un documento che riporta 10 motivi per correggere la norma e prevedere controlli efficaci contro le truffe.
Con questo manifesto la Confederazione ha chiesto al Parlamento e al Governo di sbloccare la cessione dei crediti per non bloccare la crescita e il lavoro delle imprese. Ma la mobilitazione vede iniziative di denuncia e sensibilizzazione in tutta Italia: il presidente Sanavia, Confartigianato Imprese Alto Milanese, insieme ad API e Confartigianato Milano, Monza e Brianza si è rivolta al Prefetto di Milano, Renato Saccone.
Il nuovo modello della cessione del credito, per Superbonus e Bonus Edilizio sta preoccupando gli imprenditori anche dell’Alto Milanese. A far temere è l’aspetto riguardante la cessione del credito che secondo le nuove regole emesse dall’Agenzia delle Entrate potrà essere «ceduto solo una volta». Limitazioni effettuate per contrastare le frodi fiscali, ma che stanno mandando in caos tutto il settore. La tensione, ogni giorno che passa sale sempre di più. La modifica più recente, prevista dall’articolo 28 del Decreto Legge Sostegni ter, limitando ad una sola cessione il trasferimento dei crediti fiscali, rischia di bloccare la corsa del settore delle costruzioni che – rileva Confartigianato – ha determinato il 15,2% della crescita del Pil tra gennaio e settembre 2021. In pratica, 1 punto di maggiore Pil italiano è arrivato dall’aumento del valore aggiunto delle costruzioni sorretto dagli incentivi del superbonus. In Italia il settore delle costruzioni – edilizia e installazione di impianti – è costituto da 486mila micro e piccole imprese con 1 milione 155 mila addetti, che rappresentano l’87,5% dell’occupazione del comparto.
«Ma ora le restrizioni alla cessione del credito – afferma Confartigianato -, assunte con il pur doveroso e condivisibile intento di contrastare le truffe, rischiano di affossare il mercato delle costruzioni, l’occupazione del settore, la propensione dei cittadini a effettuare interventi di manutenzione ed efficientamento energetico delle abitazioni, allontanando anche gli obiettivi di abbattimento delle emissioni ambientali»
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